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TENNIS - Finale di Umago: Fognini spompato, passa Robredo. E addio record...

Creato il 29 luglio 2013 da Andreakur
Questa volta era al capolinea senza più benzina nel motore; così si è presentato Fabio Fognini all’appuntamento dell’anno, cioè alla terza finale consecutiva (Stoccarda, Amburgo e Umago) sulla terra rossa di Umago, dopo quelle vincenti e travolgenti di Stoccarda e Amburgo. Che Robredo, il suo contendente al titolo (e giustiziere dell’altro azzurro Seppi in semifinale), fosse un osso duro lo si sapeva anche alla vigilia, anche perché degli iberici è uno dei più completi sapendo giocare un po’ su tutte le superfici. In ogni caso Fognini non è mai stato in partita, salvo all’inizio della seconda frazione, quando sul 2-1 e servizio ha avuto tre palle per il 3-1 che non ha capitalizzato. Prima però il ligure aveva preso un bel cappottino (6/0) segno delle sue mancanze fisiche dopo tre settimane di tennis molto dispendioso. Forse proprio la semifinale del giorno prima, vinta al fotofinish col francese Monfils, ha tolto le ultime residue energie per ben figurare nell’ultimo atto del torneo croato. Fatto sta che da oggi abbiamo un numero 16 del mondo (Fognini appunto) che ha sfondato il muro del 18 (Camporese 1992, Gaudenzi 1995, Seppi 2013) trentaquattro anni dopo Corrado Barazzutti, attuate Capitano non giocatore di Coppa Davis e Fed Cup, che fu 12 nel 1979. E’ una bella soddisfazione. Al resto ci pensiamo dopo.

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