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Tennis: il tennis che torna a vivere

Creato il 05 febbraio 2014 da Sportduepuntozero

Tennis-open-beinasco-2012Il tennis, come lo sport in genere, ha mille sfaccettature, altrettante pieghe. Ha i volti dei grandi campioni, dei giovani che cercano di diventarlo, dei maestri e degli istruttori che cercano di forgiare i secondi all’agonismo. Se parliamo di storie belle, e di queste nella circostanza ci occupiamo, il denominatore comune è quello della passione per la racchetta nelle mille accezioni di cui sopra. Un protagonista in tal senso è Claudio Spatazza, per 23 anni impegnato presso il Circolo dei Taxi a Torino e da sempre vicino al mondo di quei campi sconosciuti ai più che all’inizio degli anni 2000, in zona Pellerina, via Servais e dintorni rappresentavano la fotografia di ciò che mai dovrebbe essere quando parliamo di sport e strutture sportive. Con tanta dedizione nell’esternazione del proprio impegno di insegnante, sia sul campo che nelle attenzioni all’aspetto sociale di quella che considera una vera e propria missione, Spatazza, affiancato da altri personaggi di settore, vedi il maestro Ciro Ruggero, ha cambiato volto a realtà che oggi sono il fiore all’occhiello della IV Circoscrizione di Torino. Prendono il nome di “Circoletto Rosso”, mediato dai noti commentatori dell’epoca, Tommasi e Clerici, e Tennis Franzoi, nelle immediate vicinanze di corso Marche.

Siamo andati alla scoperta proprio di questa seconda struttura e l’abbiamo vista trasformata, accogliente, pronta ad ospitare campioni in erba ed amatori. Sono tre i campi, due sotto struttura doppia e con terreno in terra rossa sintetica, uno coperto con un pallone particolare che consente di giocare fino all’imbrunire senza utilizzare l’illuminazione. Anche in questo caso la superficie è veloce ma non velocissima. Rifatti gli spogliatoi, ricavata una club house con ingresso a scorrimento e pomelli sostituiti da palline da tennis, il centro trasuda storia e trasmette la voglia di giocare: “Abbiamo vinto due bandi comunali per dar vita al progetto e passo dopo passo – afferma Spatazza – siamo riusciti nell’intento. Oggi possiamo dire di aver ridato alla città due poli sportivi di assoluto interesse e fruibili dai più. Accessibili i prezzi e sicuri i consigli. Se amate il tennis da queste parti sarete sempre i benvenuti”.

Come succede ad ogni storia che si rispetti la voglia di continuare a rivitalizzare centri “sopiti” è rimasta immutata in Spatazza & C. Ecco che alle porte (entro fine marzo dovrebbe prendere forma n.d.r.) c’è la rinascita di un’altra realtà in zona Strada Altessano: “E’ considerato il quartiere “Bronx” di Torino – conclude Spatazza – ma sono certo che molte sono le voglie di sport in queste contrade. Se proposto nel modo giusto anche il tennis può diventare un veicolo per affrancarsi da situazioni spesso pesantissime. Un’altra scommessa che vogliamo vincere, per il sociale e l’amore che proviamo per questa bellissima professione”.

Roberto Bertellino

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