800 posizioni del ranking ATP scalate in poche settimane sono un biglietto da visita che molti tennisti vorrebbero presentare, ma che in pochi possono vantare. Lorenzo Sonego è uno di questi. Torinese classe 1995, nato tennisticamente all’età di 11 anni nel circolo della Stampa Sporting, ha trascorso quasi tutta la sua giovane carriera all’ombra di altri giovani giocatori. “Da piccolo ero scarso” racconta senza tanti giri di parole, “poi sono cresciuto fisicamente e ho iniziato a vincere contro avversari che mi avevano sempre battuto”. Adesso Lorenzo è alto più di un metro e 90; è difficile immaginarselo piccolo di statura. Da “lassù” scaglia prime di servizio a più di 200 km l’ora, con percentuali che nei momenti migliori si aggirano attorno al 75 per cento. Martella con il diritto da fondo campo e non di rado scende a rete per incassare punti al volo; non a caso il suo giocatore preferito è Jo-Wilfried Tsonga. Ma non è sempre stato così, perché fino a poco tempo fa questo giovane talento preferiva palleggiare dietro la riga di fondo campo, aspettando l’errore dell’avversario. Poi la svolta, propiziata dal maestro di una vita, Gianpiero “Gipo” Arbino: “è merito suo se sono migliorato così tanto” spiega, “ha sempre creduto in me anche quando i risultati tardavano ad arrivare, mi ha fatto lavorare sul rovescio e mi ha convinto ad essere più aggressivo, anticipando la palla e cercando di chiudere i punti con la volè”.
Un’analisi tecnica condivisa in pieno dal coach, che però restituisce all’allievo tutti i meriti: “l’evoluzione di Lorenzo è stata certamente frutto della sua crescita fisica e di un atteggiamento in campo molto più propositivo. Ma soprattutto è stato bravissimo a recepire in pochi mesi la teoria, ha acquisito sicurezza e solidità mentale; ora entra in campo con più coraggio ed è lucido in ogni situazione”.
La crescita di Lorenzo Sonego, cominciata a inizio stagione con un buon rendimento nei tornei Open, si è manifestata del tutto durante l’estate. Nella prima settimana di agosto sono arrivati i primi punti ATP, con i quarti di finale nel torneo Futures di Pontedera. A settembre la prima semifinale a livello Futures, raggiunta a Trieste, preludio delle prime affermazioni in un Challenger, colte a Biella nelle qualificazioni e al primo turno del main draw contro Erik Crepaldi. Risultati che hanno proiettato il 19enne di Torino alla posizione numero 874 del ranking ATP.
Altro elemento importante nella “trasformazione” tennistica di questo ragazzo è stato sicuramente il passaggio all’Ace Tennis Center di Volvera, analizzato dal maestro Arbino: “anche la nuova struttura che frequentiamo ha favorito il salto di qualità. Possiamo lavorare sui dettagli e personalizzare ogni allenamento, seguendo i principi del talent tennis”. È nella scuola di specializzazione di Volvera che Lorenzo trascorre gran parte della sua giornata, con preparazione atletica e tennis quotidiani, al mattino e al pomeriggio.
Due settimane di allenamento lo attendono, prima di un nuovo tour di competizioni su campi veloci. “Posso migliorare il rovescio e il gioco a rete” spiega, “e devo ovviamente continuare a insistere sull’anticipo e sulla posizione avanzata in campo”. “Per il futuro vedo grandi margini di miglioramento dal punto di vista fisico” gli fa eco l’allenatore, “e lavoreremo sulla forza e sull’esplosività”. C’è grande curiosità attorno a Lorenzo Sonego, talento cristallino del nostro tennis e ragazzo simpatico e intelligente, proprio come lo descrive il suo maestro di sempre: “è buono e scherza volentieri, tra noi c’è ottima intesa e una cieca fiducia reciproca”.