Le voci si rincorrevano da alcuni mesi. Ora sono realtà e non radiosa se si considera che una rassegna di tennis internazionale, alla Stampa Sporting di Torino, era evento consolidato da tantissimo tempo. Prima l’internazionale under 16 che tanti campioni ha lanciato, poi il Challenger maschile, salito negli ultimi anni al montepremi di 100.000 $. Nel 2012 ci si ferma e si pensa a ciò che si vorrà fare da grandi. Il dato di fatto è che non ci sarà, ai primi di luglio come da calendario ormai consolidato, il torneo maschile che tra i suoi vincitori annovera personaggi del calibro di Potito Starace, Fabio Fognini, Carlos Berlocq, Flavio Cipolla e molti altri top 100. La ragione principale è legata all’alto costo dell’evento (circa 230.000 euro) e alla sempre maggior difficoltà a reperire sponsor. Un’impresa resa ancora più ardua dall’incertezza sulla partecipazione di grossi nomi: «Non accusiamo nessuno – premette Gianni Romeo, presidente dello storico sodalizio sportivo torinese – ma certo è che l’Atp dovrebbe tutelare maggiormente gli organizzatori dei Challenger da 100.000 $ ed imporre in qualche modo presenze importanti. A queste sono quasi sempre legate le risposte positive degli sponsor. Ad oggi organizzare un 30.000 $ o un 100.000 $ è quasi equivalente per quanto concerne la lista dei partenti e questo non lo riteniamo logico. La nostra rinuncia al torneo deve essere letta nell’ottica della serietà di una struttura che guarda al difficile momento economico e pensa al domani, soprattutto allo sviluppo del tennis di base». Non ci sarà dunque il Challenger ma non è detto che attorno all’ultima settimana di maggio il circolo non proponga qualcosa di nuovo, sempre dal sapore internazionale: «Stiamo ancora pensando a cosa fare. Non sarà un’iniziativa – prosegue Gianni Romeo – tesa a voler sostituire il 100.000 $. Piuttosto una giornata di festa per i nostri giovani e aperta a tutti da condividere con alcuni grandi campioni, chiamati ad animare la stessa. E’ ancora prematuro far nomi ma abbiamo diversi contatti in essere anche attraverso la mediazione di Riccardo Piatti. Se ne scaturirà qualcosa sarà certo un momento di alta promozione sportiva e tennistica, aspetto sul quale da sempre puntiamo le nostre attenzioni».
di Roberto Bertellino