TENNIS: Oprandi, il ritorno (dopo la vittoria sulla Clijsters).

Che la bella danese Wozniacki sia la numero 1 del mondo lo dicono i numeri, i punti conquistati sinora e la relativa classifica; gli esperti del settore, invece, in assenza delle sorelle Williams (che però sono tornate in pista...), consacrano a number one del tennis femminile la belga Clijsters, di sicuro più vincente, più completa nei colpi e nel gioco, semplicemente più. Ora è accaduto che una nostra giocatrice abbia battuto la belga in un torneo olandese sull'erba che precede il sacro Wimbledon. Lei è Romina Oprandi, ragazza italo-svizzera che ha dietro una simpatica storia di disintossicazione da tennis agonistico (se non ci credete, guardate i video su youtube di quando, due anni fa, faceva l'animatrice turistica...). C'erano stati in passato casi del genere, cioè di giocatrici e giocatori italiani che prima avevano avuto un grosso exploit (Francesca Bentivoglio, Giulia Casoni e il siciliano Sciortino su tutti) e poi si erano ritirati nell'oblio di una vita normalissima, lontano dai riflettori mediatici forse anche per non aver retto alla pressione e allo stress psico-fisico che uno sport come il tennis comporta. Invece la Oprandi no. E' tornata, ha staccato la spina per un po', complice anche un grave infortunio, ma è tornata a giocare il suo tennis fatto di smorzate, di rovesci bimani, di accelerazioni improvvise, di genialate tattiche (alternanza di una palla piatta con una palla liftata o in top-spin). Ora lei, che proviene dalle qualificazioni (quattro partite vinte di seguito) affronta nei quarti la giapponese Kimiko Date, la giocatrice più anziana del circuito, curiosamente un'altra che aveva abbandonato l'attività per rifarsi viva non più in tenera età. Al di là di come andrà a finire il match, di certo c'è che dovesse l'Italia di Fed Cup giocare sull'erba o sulle superfici veloci, Barazzutti non può più ignorarla. Almeno lo speriamo. Perchè lo "spettacolo" in Russia non ci è proprio piaciuto.