Tennis: tennis e teatro insieme con Dropshot

Il Tennis come metafora della vita. Un tema che da sempre trova ampi consensi e “seguaci”, basti citare la pellicola cinematografica “Match Point” diretta da un grandissimo personaggio come Woody Allen, una delle ultime in ordine temporale. Ora il binomio avrà un’ulteriore esternazione, teatrale, grazie al lavoro in piena fase di realizzazione dell’Associazione Culturale Mulino ad Arte, nata nel 2009, e dei suoi attori nonché ideatori Daniele Ronco e Jacopo Trebbi. Il risultato si chiama Dropshot, acronimo di palla corta, quella che rompe gli equilibri di campo, a qualsiasi livello, permette a chi la effettua di cambiare trama ed uscire dallo scambio prolungato, a volte anche tedioso e brutto da osservare se di osservatore esterno stiamo parlando. Dropshot è uno spettacolo teatrale su Sport & Bullismo, vincitore del bando Maldipalco 2014 erogato da Tangram Teatro Torino. Verrà presentato martedì 16 settembre presso il Teatro Carignano di Torino con la partecipazione di Roberto Vecchioni nella veste di testimonial. Debutto ufficiale il 20 settembre al Tangram Teatro di Torino.

Non saranno, queste, le uniche forme di presentazione al pubblico. Oltre a quella teatrale, infatti, la rappresentazione di Dropshot avverrà nelle classi delle scuole medie (terze) e superiori (dalla prima alla quinta) davanti agli studenti e sfruttando la morfologia della classe, senza strutture scenotecniche: “I ragazzi – spiegano gli autori – dovranno solo seguire lo spettacolo. Siamo anche disposti, se le forze fisiche lo permetteranno – a fare tre spettacoli quotidiani in altrettante classi. Oppure radunare più classi per avere un’unica platea”. Intanto un estratto dello spettacolo verrà presentato nella prima quindicina di settembre in alcuni circoli tennistici dell’area torinese. Ad oggi sono certe le uscite al Green Park di Rivoli, allo Sporting CH4 Italgas, alla Stampa Sporting, al Circolo Eridano e al Boschi Sport.

Una storia, quella di Dropshot, che prende forma dalla ricerca approfondita effettuata tra le centinaia di ragazzi che partecipano ai laboratori teatrali proposti dall’Associazione Mulino ad Arte. Ne sono scaturiti i temi fondanti lo spettacolo, su tutti quello del bullismo, dell’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, della difficoltà dei giovani di trovare uno stabile inserimento nel mondo del lavoro. Dallo sport e dal tennis ecco prendere forma l’opportunità di trovare riscatto, affermazione, compiendo un percorso fatto di impegno, dedizione, rispetto delle regole.

In sintesi lo spettacolo vede quali protagonisti un bidello malconcio affetto da cecità ed una promessa del tennis giovanile che si sta perdendo a causa del suo essere diventato teppista e pluriripetente. Le loro esistenze si incrociano in un pomeriggio nel quale la scuola è deserta . I due si mettono a nudo, l’uno davanti all’altro, e dal confronto in quell’aula silenziosa usciranno diversi, forse anche (ma qui occorrerà assistere allo spettacolo per scoprirlo) riscattati.