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Tenue e non abituale (ma vaffanculo)

Creato il 26 dicembre 2014 da Marcopress @gabbianone

Alcuni giornali hanno esagerato l’allarme, altri – gli insabbiatori di professione – hanno dirottato il dibattito sui Cinepattoni. Il tema è quello della depenalizzazione di alcuni reati per effetto della legge delega 67/2014 che conferisce al governo la possibilità di «escludere la punibilità di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni, quando risulti la particolare tenuità dell’offesa e la non abitualità del comportamento, senza pregiudizio per l’esercizio dell’azione civile per il risarcimento del danno e adeguando la relativa normativa processuale penale».
Non sono mancate le bufale, a partire dalla presunta (ma non vera) depenalizzazione del maltrattamento di animali. Epperò, al momento, resta molto ampio, e non poco agghiacciante, il perimetro della non punibilità. Vi rientrano i reati contro il patrimonio come il furto semplice, l’appropriazione indebita e la truffa. Ma anche delitti contro la persona: la lesione personale, la partecipazione a rissa, pure con morte, l’omicidio colposo semplice, l’omissione di soccorso. Pure diverse ipotesi di reati societari: falso in bilancio, aggiotaggio, infedeltà patrimoniale, ostacolo alla vigilanza pubblica. E ancora gli illeciti fallimentari come la bancarotta semplice e alcune ipotesi di reati tributari come l’omessa dichiarazione dei redditi e l’infedele dichiarazione.
L’obiettivo è chiaro: rimediare al sovraffollamento dietro le sbarre. Noi che da prima di nascere siamo favorevoli al «tutti dentro» (al posto della puttanata di Roma 2024, bene sarebbe investire su nuove carceri), dissentiamo. Mannaggia, come sempre, al governo Berlusconi. Ah no.



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