Magazine Talenti

tenue speranza di sopravvivenza a questa mancanza d’ossigeno.

Da Paride

Autunno inoltrato, cammino seguendo scie delicate di profumo sino a perdermi tra i passanti, sino a confondere suolo e cielo in un unico, indistinto, orizzonte raffermo. Vedo vite possibili ferme ad una stazione della metropolitana, le raccolgo dal marciapiede con disinteresse. Ho bisogno di prendere fiato e uscire di casa, di diventare albero, pietra, luce, di passare attraverso la notte e sentire la densità dell’aria contro la mia pelle, di dimenticare le distanze infinite che mi separano dai tuoi occhi immensi. Ho piedi piccoli e stanchi, ma le strade non sono mai sufficienti alla mia curiosa attitudine verso il mondo. Il respiro si fa superficiale, mi rincorre, ho deciso di mettere da parte i suoni, di aspettare che si allontanino in dissolvenza e mi lascino a contemplare gli oggetti in un assordante oceano di silenzio.

Cos’è la guerra, amore mio?

Cosa sono le reticenze, le parole strozzate tra la gola e la lingua e le tristezze cosmiche per quello che sto perdendo?

Le foglie sono martiri d’autunno ed io, qui, aspetto che sia notte, che le illazioni del giorno mi abbandonino e fluiscano nel blu come il tuo sangue.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine