Ieri ho visto dio. Sì, proprio lui, quello che solitamente viene raffigurato con una folta barba bianca, un triangolo occhiuto sopra la testa e un sacco di angeli attorno che festanti lo osannano per l'eternità.
Non per essere presuntuoso, ma penso sia comparso per lanciarmi un messaggio; un po' come facevano, tanto tanto tempo fa, le varie madonne sparse in tutto il mondo con quei poveri pastori, orfanelli e mendicanti. Insomma un sacco di gente piena di problemi.Ero in doccia e mentre insaponavo teneramente - e, tengo a precisare, con una certa cura - le mie parti intime non pensavo a nulla. Canticchiavo e non pensavo. L'unica mia preoccupazione era "insaponare e risciacquare", finché, alzando lo sguardo verso l'alto, notai una strana forma sul box doccia. Inizialmente non capii bene cosa vi era rappresentato, non erano forme ben definite e lì per lì, onestamente, me ne infischiai. Lentamente, mentre il vapore dell'acqua calda saliva verso l'alto, i contorni iniziarono a delinearsi meglio: era una faccia; una faccia sorridente, per l'esattezza, e con una strana forma sopra gli occhi. Voi starete pensando "ecco, ecco, quella forma è il triangolo! ecco, ecco, è il divino!". Sbagliate. Quella forma era una forma perfettamente quadrata, nessun dubbio in merito. E allora la fissai notando che anche lei, la faccia, a sua volta, fissava me. Mi sentii un po' in soggezione, e infatti, quasi con un gesto automatico e istintivo, coprii le mie vergogne.Provai inutilmente a lanciare acqua addosso all'immonda figura in moda farla sparire, ma niente da fare, continuava imperterrita a star lì, a guardare e sorridere. Solamente allora arrivai alla conclusione, era dio. Nessun essere vivente, e non, può infatti resistere all'acqua su un box doccia e non scivolare via; anche lo shampoo, che prima stava sui miei capelli, non era riuscito a farla franca. Quel sorriso invece sì.
Rassegnato e leggermente impaurito abbandonai il bagno con l'instancabile dubbio dell'origine di quell'immagine, del significato di quell'espressione e del perché continuasse a persistere sul mio box doccia. Terminata la purificazione del mio corpo grazie all'acqua, ma ancora di più grazie alle divine occhiate, mi son fiondato su internet per cercare una spiegazione e capire cosa potesse significare quella bocca ridente. Dopo varie ricerche, che mi hanno portato nei più noti e rinomati siti di teologia tra cui quello del Vaticano, quello di Vittorio Messori, di Arrigo Muscio e pure, pensate un po', quello di Ragno (noto teologo ligure e praticante del divino insegnamento ecclesiastico), son riuscito a capire il perché di quell'incredibile manifestazione divina: pulisci quel cazzo di box doccia.