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Teoria

Creato il 04 luglio 2013 da Andreapomella

Una volta ho sentito questo: se a Roma gli automobilisti in circolazione decidessero di fermarsi tutti invariabilmente nello stesso momento, non ci sarebbero abbastanza parcheggi e una buona percentuale di macchine dovrebbe essere, giocoforza, abbandonata in mezzo alla strada, o in doppie file fantasiose. Il fatto che in ogni momento del giorno e della notte ci sia un numero più o meno grande di macchine che saettano per le strade o che languiscono in file penose ascoltando tristi programmi radiofonici e contendendosi un metro quadrato di asfalto con altri automobilisti indiavolati, garantisce, con una buona approssimazione, che le macchine ferme possano poltrire fra quattro strisce, o in un garage, o affianco a un marciapiede, vale a dire in posti considerati regolari. Esiste cioè, in qualsiasi istante, una riserva di macchine che DEVE stare in movimento. Da una prospettiva puramente teorica è questa riserva eternamente mobile che preserva dal collasso l’automatismo del sistema dei parcheggi in una città come Roma. Riflettendo a fondo su questa cosa, sono arrivato alla conclusione che il mio cervello funzione esattamente allo stesso modo.


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