Non riuscivano a 'beccarlà da 9 anni ed era riuscita a sfuggire alla giustizia perchè si nascondeva dietro ben 120 alias. Ma la parola fine alla latitanza di Ana Matic, croata di 26 anni, «primula rossa» dei furti, è stata scritta ieri notte a Pineto, quando i carabinieri l'hanno fermata in compagnia di due connazionali, anch'esse come la Matic incinte e con arnesi da scasso nascosti sotto le gonne, in giro per la parte vecchia della cittadina.
Gli uomini diretti dal luogotenente Gianni Mincone, una volta in caserma hanno scoperto dalla banca dati che la Matic aveva ben 120 alias, tutte false identità utilizzate in precedenti controlli personali e che anche le sue connazionali ne avevano 20 a testa.
La stessa banca dati ha anche chiarito il perchè di queste trasformazioni: Ana Matic è inseguita da una serie di provvedimenti restrittivi emessi dai tribunali di diverse città italiane, il primo dei quali risalente al 2003, emesso dal tribunale per i minorenni di Perugia, con una pena definitiva a sette anni di reclusione.
La donna extracomunitaria è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato, mentre le altre due connazionali sono state denunciate a piede libero per possesso ingiustificato di chiavi alterate e di grimaldelli. Indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità delle tre nei furti commessi nella zona nei giorni passati.
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