Riprendo con piacere l’argomento della terapia Di Bella dopo l’articolo scritto solo pochi giorni fa, in quanto ho ricevuto questo commento direttamente dal figlio, Adolfo Di Bella.
Apprezziamo particolarmente l’interesse da VV.SS. manifestato con la pubblicazione di questo articolo. Di recente abbiamo osservato che il mondo dell’informazione on line si sta dimostrando molto più autonomo e libero delle testate “canoniche”.
Con l’occasione desideriamo peraltro fare qualche precisazione, nell’interesse della corretta informazione. Il lavoro dell’Università di Firenze, totalmente ignorato dalla comunità scientifica internazionale, è scientificamente ed eticamente assai mediocre. E’ stato un articolo di stampa, confezionato da giornalista in contatto con uno degli autori del lavoro, a dare importanza a qualcosa che non ne aveva alcuna.
Sotto il profilo concettuale il “lavoro” non ha fatto altro che plagiare – con opinabile competenza tecnico/scientifica – lavori sperimentali del Prof. Luigi Di Bella, di ben diverso livello qualitativo, risalenti ad oltre 30 anni prima, per giunta senza citarne il nome nè nel testo nè nella bibliografia! Questo modus operandi ha sollevato reazioni accese anche tra molti pazienti, i quali sono intervenuti su alcuni Blog (tra i quali quello de “Il Giornale”, nella sezione curata dalla giornalista Gioia Locati) per esprimere la loro indignazione.
Grati della vostra attenzione, Vi salutiamo con cordialità
STAFF DIBELLAINSIEME
Adolfo Di Bella