Magazine Psicologia

Terapia Sistemica di gruppo: La terza e la quarta regola.

Da Elisabettaricco

Terapia  Sistemica di gruppo: La terza e la quarta regola.

Ed eccoci alla terza e alla quarta regola riportate sul testo Terapia Sistemica di Gruppo, curato da Cinzia Giordano e Marco G. Curino – Introduzione di Massimo Schinco.Trovate in corsivo la modalità di lavorare con i gruppi Psises e commenti eventuali alle regole. Mi piacerebbe che le regole fossero commentate da chi fa o ha fatto terapia di gruppo o da colleghi sistemici e non o da persone che non abbiano mai provato a fare terapia di gruppo.

3. Dieci sedie sono sempre presenti nel setting. Le sedie che eventualmente rimarranno vuote hanno il senso di ricordare che esistono altri con lo stesso problema; le dieci sedie vogliono preparare all’accoglienza di nuove persone e servono a mantenere la presenza psicologica dei membri momentaneamente assenti. Ciò ha a che fare con il riconoscimento dei diritti della persona in senso lato. La costante presenza psicologica d’ogni partecipante al gruppo, ache durante un’eventuale assenza fisica, contribuisce a determinare l’importanza del sincronismo, del tempo condensato nel qui ed ora, su cui il gruppo stesso si crea ì, si modifica e vive.

Gruppi Psises. Le sedie sono disposte in cerchio in base al numero dei partecipanti che prevedibilmente parteciperanno alla seduta. A volte capita che vi possa essere un’assenza di un partecipante non preannunciata. In questo caso il gruppo decide cosa fare della sedia. Mentre per le terapie familiari, mi piace pensare che la sedia vuota possa presentificare in seduta la persona assente e possa essere un modo per far riflettere sull’assenza. Nel gruppo presentificare una persona assente con una sedia potrebbe attivare meccanismi di resistenza dal qui ed ora della seduta. Il gruppo decidendo di mantenere o togliere la sedia in tutti i casi si prende la responsabilità di presentificare o no l’assente. Nei nostri gruppi si è attivato un meccanismo molto carino: la persona che non partecipa al gruppo manda di solito un saluto al gruppo e giustifica a tutti l’assenza quando non preavvisata.

4. Pagamento anche delle sedute in cui non si è presenti. Il paziente si impegna a pagare anche le sedute cui non partecipa. I membri de gruppo possono fare un massimo di 4 assenze nell’arco dell’anno solare senza doverne riconoscere il compenso, questo per dare la possibilità di gestire l’impedimento che nulla ha a che fare con eventuali resistenze (es. influenza, …). Questa regola restituisce peraltro al soggetto un elevato grado di responsabilità preliminarmente definendo in maniera consensuale il confine tra le legittime esigenze del singolo e la necessità del gruppo di garantirsi un certo grado di continuità e prevedibilità.

Gruppi Psises. Non prevediamo mai un pagamento di seduta da parte degli assenti. Il partecipante al gruppo, avendo come detto in precedente articolo, una buona coscienza psicologica grazie alla propria terapia individuale, difficilmente salta la seduta di gruppo e se lo fa è per un motivo al quale non diamo interpretazione di resistenza. Se resistenza ci può essere il partecipante troverà in se stesso le motivazioni a partecipare o in alternativa la possibilità di terminare il percorso di gruppo. Le persone che per motivi vari sono costretti ad assenze numerose, si rendono conto che una partecipazione parziale li fa sentire provvisori e si chiarificano in tal senso.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :