Termini Imerese, dopo l’occupazione dell’Agenzia delle Entrate, gruppo di operai della Fiat e dell’indotto, che sfilavano in corteo ha occupato l’agenzia di Unicredit.
I sindacati hanno spiegato che oggi la protesta è indetta anche nei confronti del pool di banche che avrebbe rifiutato il credito alla Dr Motor, bloccando di fatto il processo di riconversione della fabbrica lasciata dal Lingotto a fine 2011.
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Per Fiom, Fim e Uilm servono ”soluzioni immediate per il rilancio della fabbrica, dando certezze a 2.200 lavoratori, tra cui 670 esodati abbandonati dal governo Monti”. La fabbrica di Termini Imerese è stata chiusa a dicembre e l’accordo per il passaggio a Dr Motor è in fase di stallo per le difficoltà della società ad accedere a linee di credito.
Vincenzo Comella della Uilm dichiara: ”Il sistema creditizio ha preso in ostaggio il nostro futuro e dicendo no a Dr Motor, violando gli accordi, dice no allo sviluppo industriale di Termini”.