Difatti al liceo, nelle mie infrequenti mansioni di sorgente termica febbricitante, mi ero sempre molto preoccupato quando dopo 3 minuti esatti mi faceva levare il termometro, “perché se lo lasci troppo gli aumenti troppo la temperatura e la misura si falsa”. Io chiaramente, nelle mie vesti di primogenito, non dubitavo delle sue parole autorevoli. Mi chiedevo soltanto se la stima dei 3 minuti fosse esatta, ad esempio, per ogni termometro nell'universo compreso quello che stavo usando. Mi preoccupavo non tanto perché sennò sarei dovuto andare a scuola: conoscevo bei trucchi per non farlo. Al liceo con le firme dei miei ero un falsario migliore di Donald Pleasence nelLa grande fuga. Quanto per una questione di Giustizia.
Ma non ti distogliere: concentrati suL nome della rosa, anzi sul suo autore.
Ieri, dopo giorni & giorni di lezioni ininterrotte, mi sono finalmente concesso una giornata di acquisti. A sera in ordine cronologico nella bisaccia avevo:
- 1 pajo di bermuda Everlast neri, finalmente della giusta misura
- 1 pigiamino tutto nuovo, non di saliva
- Gaza 1956, di Joe Sacco
- Quaderni ucraini, di Igort
- Una borraccia metallica opaca, per portarmi la mia acqua modificata a scuola senza dovermi vergognare della sua opacità
Roba per l'appunto da punti esclamativi, questa sì. È 1 romanzo storico, per giunta. Non su quegli angoli bui della storia di cui ci si perdeva in Baudolino o nelL'isola del giorno prima, chìssene dei sacri graal o dei punti fissi dell'antimeridiano di Greenwich. Finalmente questo sant'uomo, antipaticissimo quando compare in televisione ma buffissimo per la vena ludica che ha quando scrive, ci ha preso per bene il polso. Ha capito ciò che veramente vogliamo noi, piccoli lettori. E che vogliamo noi da lui, che vorremo mai? (sembra la metrica tronca di piede e di contenuti di una canzone di Bleàhsco Ramazzotti, brr, devo smetterla subito)
Misteri. Che siano misteri medievali di preti laidi, laidi, che sorridono tonti; o i misteri massonici contemporanei, e le cabale che dovrebbero spiegarci il mondo. Io voglio credere che questo sia il suo terzo capolavoro (Loana & le sue fiamme erano comunque carine), e che mi si conficchi nella rosa pristina delle mie letture favorite.
Un po' il problema è questo: che io voglio crederlo. Un problema dunque è che io creda qualcosa, 1 altro po' che addirittura voglia crederlo. Credere è un verbo che fa schifo, che non mi esce mai, e che se adesso mi è uscito io non lo cancello, quando ciavrò tempo ci rifletterò su e semmai prenderò delle contromisure. Ma il problema più grosso è che io quel capolavoro creduloso, io non l'ho mica comprato.
Quindi ho letto le prime pagine. In cui quel buontempone di Umbertoeco si trastulla in descrizioni orribili degli ebrei, di cui chiaramente non ricordo una parola. Giusto che diceva che Gli Ebrei erano il popolo più ateo della terra, e questo prima ancora che rendermeli simpatici mi ha stupito, perché li vedevo così attaccati alle Antichytà dei loro Testamenti. Chiaramente queste mica sono opinioni Eche, tutta roba rygorosamente virgolettata di altri personaggi, tipo il protagonista che ricorda le dicerie del nonno. Poi aggiunge un'altra cosa sulla loro laydità di popolo, dice che sono sfrenati sessualmente, che forse dipende dal loro cazzomezzomozzato che si erge più facile & senza frenuli, e che questi cazzi fanno impressione per la sproporzione delle loro misure con quelle dei loro corpi gobbi e nasuti.
Per il resto, niente. Ho poi parlato con quella nuova bellissima con cui in palestra mi guardavo tantissimo sabato scorso, reprimendo la tentazione di andar lì, all'ennesimo sguardo, e dire “non credi che ci dovrebbe essere una legge che obbliga le persone timide a parlarsi, dopo il III sguardo conclamato consecutivo?”, mettendo lei in imbarazzo e non sapendo cosa dire dopo io. 5-10 min. di chiacchiere intensissime, in cui è venuto fuori che addirittura pure lei non ha mai ballato in vita sua, Porcodio che emozione, è 1 po' forastica ecc, e io ero così sorpreso che ho sentito del suo amore del trekking solo con le recchie e non col resto (anche se poi i miei sensi di ragno mi hanno fatto verificare che le piacesse + il mare, whew). “La mia motivazione è che sono un ex-grasso, e la tua qual è?”; e lei, esitando, “l'estetica”. Geniale & sempre lauta, l'autaconsapevolezza.
A proposito delle quali febbri, sta' a vedere che ciaveva ragione mymadher, e che i corpi s'ynfluenzano coi propri calori più di quanto suggerisca una corretta termodinamica, perché io adesso non posso pensare ad altro, a quant'è lontano sabato prossimo, e quindi dovevo allenarmi da subito a vere altro per la testa, non va bene fissarsi così sulle cose, specie se animate, quindi ben venga Umbertoeco e la calorimetria, perché la mia vita è anche questo e non posso sottovalutarlo, non devo smettere di lavorarci su.
Ha anche 33 anni, l'età x-fetta x me, un piede nel mio passato ma le sembianze jovanotte del mio auspicato futuro, poi sono figli, cose varie e tutto il resto. Chissà nel caso chi dei due morirebbe x primo, lasciando l'altro solo un'altra volta.