Questa notte, tra la mia non voglia di dormire e il terremoto con magnitudo 5.9, ho fatto la “notte bianca”!
Il terremoto con epicentro a Finale Emilia, ha purtroppo creato delle vittime, e purtroppo non ci si può neanche ribellare o prendersela con qualcuno. Rimangono vittime della natura, che saranno ricordate sempre dai propri cari.
Voglio però pensare che ci sia un piccolissimo, forse impercettibile, lato positivo: l’orario. Non voglio infatti, pensare, a quale catastrofe sarebbe stata se il terremoto ci fosse stato più tardi con il crollo della chiesa, oggi è domenica e molti sarebbero stati in chiesa per la messa.
Voglio pensare al miracolo della bimba di 6 anni che è riuscita a salvarsi grazie un architrave che l’ha protetta dalle macerie: il grande miracolo del disastro emiliano.
Non voglio comunque parlare dei disastri, a questo ci pensano già i tg, per chi volesse vedere i vari gradi del sisma in Emilia Romagna, può consultare il sito INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
Qui, vorrei solo esprimere la mia esperienza personale, a riguardo, visto che la posizione del mio comune di residenza è abbastanza vicino da riuscire a creare panico, fortunatamente, senza danni.
Nella mappa qui di seguito,
si può vedere, che il mio comune di residenza è situato alla periferia delle onde del sisma. Quindi, nonostante la forte scossa, le abitazioni del comune, non hanno subito danni. Solo qualche bottiglia caduta dagli scafali e un gran frastuono.
La prima scossa leggera c’è stata all’1:20, leggera, a me personalmente sembrava più uno scoppio, niente di così preoccupante. Infatti mi trovavo al pc, a chattare con gran tranquillità. Ne ho parlato anche su Twitter, ma secondo me, sono stata presa più per una scemotta, forse brilla dopo una serata di fine settimana che altro.
Quando è arrivata la vera scossa, alle 4:05, con magnitudo 5.9, eravamo tutti a letto, dormivo meravigliosamente, ma non mi è sembrata una scossa da dovermi preoccupare per eventuali crolli. Controllato che i miei bimbi fossero al sicuro, dormivano, al buio, la corrente è mancata per qualche minuto, sono andata, a controllare come stesse mia madre, non sta bene e non volevo si spaventasse.
All’esterno, in strada, il panico: urla, rumori, gente disperata che non sapeva cosa fare o come comportarsi, mentre sotto ai piedi traballava la terra.
Da sempre, è stato ribadito che in questi casi bisogna tenere la calma, non agitarsi… Ma impossibile riuscire a calmare le persone in questi momenti! dal balcone, tante torce…
Fortunatamente i miei ragazzi sono tranquilli. Mia madre nel panico, vuole scapare, non sa dove. In strada tutti in macchina, pronti a partire. Abito in una strada chiusa, immaginavo l’ammasso di macchine che si bloccavano all’imbocco della strada principale che si restringe… portando in se ulteriore panico.
In vestaglia, ancora stravolta dal sonno, sono scesa in strada, per accompagnare mia madre fuori e l’ho fatta salire in macchina.
Neanche per un istante mi è balenato per la testa che ci potesse essere un vero pericolo vitale! Sarò forse incosciente, con la testa bacucca?
Sono però vicina anima e corpo a tutte quelle persone che hanno vissuto veramente il dramma e che sono ancora in alto stato di allerta per le numerose sequenze di scosse, anche a basse profondità, che si susseguono dalle 4:05 di questa mattina.
AVVISO
Si cercano professionisti (es. ingegneri, architetti) per aiutare nell'emergenza. Chi può dare disponibilità, contattare la Polizia Municipale: 0535/611039, 800/197197.