Quando però, Caterina e il marito, avevano scoperto di non avere proprio la linea telefonica, si era sentito un po’ in colpa. Li aveva sentiti ansiosi, preoccupati ed avrebbe voluto rassicurarli, dir loro che conosceva la causa di quel problema, ma lo avrebbero capito? E poi, da solo, non poteva far molto, meglio aspettare la notte per agire!!! I sensi di colpa aumentarono, però, quando sentì che il suo amico Maurizio, il figlio di Caterina e suo compagno di giochi, cercando di collegarsi con il tablet aveva scoperto che lo stesso segnalava l'assenza della sim e, ovviamente, non si connetteva in quanto la scheda sembrava si fosse smagnetizzata.Aspettò che tutta la famiglia andasse a letto per non essere scoperto, poi si avvicinò allo spioncino della porta ed emise due sonori fischi. Potevano sembrare guaiti ma, nel linguaggio dei cani, erano un richiamo ed erano diretti al folletto di casa, Ptciù, che si era allontanato da qualche giorno per andare a trovare degli amici. Una nube di passaggio si incaricò di portare il messaggio a Ptciù, il quale, preoccupato, si affrettò verso casa.Che c’è? Che è successo per richiamarmi con così tanta urgenza??? Chiese, con un pizzico di collera, Ptciù a TerryMa quale urgenza, sei partito da quasi una settimana, era ora che tornassi, no? Comunque ti ho chiamato perché abbiamo un problema. Quella polverina magica che abbiamo messo nella presa della corrente, nella speranza che restando isolati Caterina e gli altri mi avrebbero coccolato di più, ha causato molti problemi ed ora son tutti infuriati. Devi far qualcosa e subito, non ce la faccio a vederli così adirati !!! rispose TerryTerry sei un ingenuo! Ma cosa ti aspettavi dagli umani??? Loro hanno i loro tempi, i loro passatempi, le loro idiozie cui vanno appresso: e foto, e musica, e internet, e traqquetequà, e la nonna che fa le bizze, e i vicini che non stanno zitti un minuto, e la scuola, e il lavoro … insomma hanno sempre da fare e da lamentarsi, non se ne può più!! Comunque rimettiamo a posto tutto, vado di volata al covo dei folletti a prendere un altro po’ di polvere magica e torno.Il giorno dopo a casa di Caterina era tornato il tecnico in carne ossa, che aveva rimesso in funzione i telefoni spiegando anche che ci si trovava in data 17, che notoriamente porta jella. Quando aveva sentito quell'umano pieno di sussiego che pronunciava la parola "jella", Terry si era messo a ridere della grossa, rotolandosi sul pavimento per il troppo divertimento. Caterina l'aveva preso in braccio per calmarlo:<< Ma che hai Terry , che ti è preso?? Non ti ci aggiungere pure tu adesso!!>>Terry l'aveva guardata negli occhi, serissimo, e grazie al potere temporaneo che gli aveva donato il folletto, si era messo in comunicazione con la mente della sua umana, spiegandogli per filo e per segno cosa avrebbe dovuto fare.Immaginatevi la sua meraviglia quando l'indomani, al telefono con la sua amica Perla, le sentì dire:<<...Si può camminare in casa con un cavo che attraversa il corridoio con la sicurezza di non inciamparci dentro e mandare tutto all'aria? Impossibile! Ero proprio arrabbiata, avevo fatto un gran trambusto che non era servito a niente poiché la velocità di connessione era ritornata a 0,30 mb, così ho tolto la sedia e il filo volante, ho preso il router e l'ho rimesso al posto dove è sempre stato, al piano terreno, collegato al pc fisso. Al diavolo Alice, i cavi consumati, la scheda smagnetizzata, vada come vada! Ebbene, ci crederesti? Da quel momento la navigazione si è stabilizzata a quattro MB e anche il tablet si è magicamente connesso alla sua sim, che non era più smagnetizzata>>.Mah!! pensò Terry, questi umani sono molto presuntuosi, quando non sono sussiegosi e parlano di jella, ecco direi che sono quasi stupidi ed irriconoscenti... ma se sono stato io a suggerirle cosa fare per aggiustare tutto!!!
Racconto scritto, a quattro mani, da Katherine e da Perla