Fino a qualche giorno fa, il Sidast, come tutte le organizzazioni sindacali del mondo, ha parlato di “tesseramento”, da oggi, invece, ammettendo di aver commesso un errore di comunicazione (tutti possono sbagliare….) comincia, seriamente, a discutere di “Arruolamento Volontario” alla propria sigla che non andrà più a caccia d’iscritti ma di veri e propri “soldati” in vista dello scoppio di una guerra che si preannuncia aspra e lunga contro un nemico forte e dall’organico di gran lunga superiore al suo. Ciò perché, oltre agli Amministratori e ai Dirigenti Aziendali che hanno portato la Società sull’orlo del fallimento, dovrà combattere anche contro politici corrotti (oltre un terzo dell’Ars è inquisita), sindacalisti vendutisi al nemico e nominati sul campo loro portavoce, imprenditori senza scrupoli, fornitori interessati e, perfino, con insospettabili Rappresentanti delle Istituzioni. In più, dovrà lottare (e sarà questa la battaglia più dura) contro lo scetticismo (seppure comprensibile, ,viste le passate esperienze) dei colleghi anziani e nuovi, con il loro conservatorismo (scrivono, infatti, “Chi cambia la via vecchia per la nuova….” Oppure, “Gallina vecchia fa buon brodo…..”) e di chi pensa che, come ci ha scritto un nostro amico su Facebook, che il nuovo Sindacato si comporterà né più né meno come tutti gli altri, dimenticando, per un attimo, che il Sidast ha sempre fatto a sportellate (senza mai partecipare a cene e convivi di vario genere) con i Rappresentanti della Società che , infatti, lo vedono come unico loro acerrimo nemico per cui cercano di ostacolarlo con tutti i mezzi. Ciò avviene perché è l’unica organizzazione sindacale che chiede trasparenza amministrativa, che vuole vedere i conti del premio di risultato, che chiede l’applicazione dei contratti in direzione dei dipendenti vecchi ma soprattutto nuovi, che chiede vengano specificati i titoli di studio di tutti i dipendenti che magari hanno fatto una discreta carriera in mancanza di titoli adeguati. All’Azienda, ovviamente, dà un terribile fastidio (e, in diversi casi un senso di angoscia se non di vero e proprio panico) essere “intercettati” o essere pescati con le dita affondate nel barattolo della marmellata….
Ricordate, colleghi che queste attività non vengono svolte dalla CGIL, dalla CISL, dall’UIL, dall’UGL o dalla Cisal (che hanno ben altro a cui pensare….) ma solo ed esclusivamente dal Sidast/Fisu che è il solo Sindacato aziendale Ast che può “vantare” il proprio Segretario sotto processo penale a seguito di una querela per “diffamazione a mezzo stampa” intentatagli dal Direttore Generale dell’Azienda che, poverino, da parte sua ha già scontato una prima condanna a dieci mesi di sospensione dalla carica ricoperta senza parlare di quello che potrà avvenire nell’immediato futuro ….
A buon intenditor, poche parole….
ARRUOLATEVI NEL SIDAST !