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Tette&Cibo: quattro chiacchiere con Mary Stuart

Creato il 15 ottobre 2015 da Morgatta @morgatta

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Lei ha le tette, io no. Lei cucina, io non ci penso nemmeno. Lei ha 4850 follower su FB e 3750 su Instagram, io…vabbè dai, sorvoliamo! Sono incappata nelle sue foto poppute per caso, vagando sul web ed ho pensato, in sequenza: “Boia, che puppe”, poi, leggendo la descrizione della sua pagina che recita “Ti piacciono le tette? ti piace magnà? sei nel posto giusto“, mi sono messa a ridere e poi ho pensato “E’ un genio“. Genio? E dov’è la novità? Diranno i più noiosi ed invidiosi. La novità è che, a differenza di chi parla e basta, lei lo ha fatto, un po’ per caso un po’ per gioco; lo fa con ironia, lo fa senza pretese, lo fa in maniera “sana” e senza essere volgare. La solita esibizionista. Ai tempi dei Social, cari miei, siamo tutti dei maledetti esibizionisti. E poi, in questa epoca in cui sono tutti cuochi e tutti a fotografare piatti, ci voleva qualcuno che inserisse un diversivo e desse finalmente un senso letterale al trend del “food-porn.

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Mi sono documentata,  l’ho contattata dicendole che “Tette&Cibo” non poteva non essere sulla mia rubrica “Tegami&Scarpette” (provate a dire di no). Disponibilissima, si è concessa a questa intervista, rispondendomi in maniera rapida e carina (cosa che capita di rado).

Mary Stuart, questo è il nickname con il quale si muove nella rete (l’ha scelto perché la traduzione italiana, Maria Stuarda, la faceva ridere – Mary Stuart, Regina di Scozia a soli 9 mesi e fatta uccidere dalla Regina Elisabetta I-), viene da Roma e ha una terza di reggiseno (l’età non ci interessa, ma temo sia anche più giovane di me, visto come le stanno su le bocce)! Mi racconta che la fotografia è la sua passione da 8 anni, ma lavoro serio, ovvero pagato, solo da tre. “Lavoro come fotografa concettuale e di book ; i soggetti delle mie foto sono per lo più donne, amo la complessità femminile e i suoi contrasti. Amo vedere una ragazza che riguardando le mie foto si vede bella come si è sempre voluta vedere.” Una professionista, quindi, che dietro alla macchina fotografica ci sta, dal 2005, e ci sa stare. Forse è anche per questo che le sue composizioni tette-piatti hanno un’ottima inquadratura. ;)

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Già, i piatti. Mary cucina, ma non è assolutamente una cuocaSono una cuoca di casa ottima, mi piace cucinare per le persone che amo, avere ospiti i miei amici e sperimentare.” Ed è proprio dietro ai fornelli che un bel giorno è arrivata l’idea di Tette&Cibo, per caso…”Sono sempre stata una ragazza con un umorismo abbastanza da camionista -(e dopo questa la adoro di già, ho trovato un’altra camionista, yeah)- e di solito condivido battute sul sesso e dintorni in maniera dissacrante; un giorno stavo facendo un ragù e ho pensato che avrebbe fatto ridere piazzarci delle tette sopra nel nome del “lol“.

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Ed aveva ragione. Tra gli scatti del suo profilo instagram, nel quale condivideva vita e passioni (tra le quali la pole dance), è nata la rubrica Tette&Cibo. Ha fatto ridere, ha fatto “scalpore” tra gli inutili puritani della rete, ha fatto crescere i numeri dei suoi follower (ottimo modo di utilizzare i social per fare pubblicità alla propria professione, anche), sta facendo parlare di sé (è finita pure su GQ, oltre che su un sacco di altre testate) ha fatto indignare donne falsamente femministe che hanno gridato orrore e vergogna e strumentalizzazione del corpo femminile (minchia che palle), ha attirato un gran numero di estimatori delle sue rotondità così come un gran numero di donneI miei follower sono per lo più uomini ma ho anche un folto pubblico femminile formato da donne che rispettano le altre donne e che sanno farsi una risata e vivere il sesso e il corpo senza frustrazione. Ed è dalle donne che mi arrivano, spesso, i commenti più carini; quelli più brutti, purtroppo, anche : partiamo da un classico “ridicola” a ” sei la vergogna del genere femminile” a minacce a caso”. 

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Minacce. Che gente curiosa c’è al mondo. Certi tegamoni svestiti in tv sì, ma parlare di cibo in maniera “casalinga“, corredando il tutto con un pizzico di ironia ed un paio di puppe no, ti devi vergognare. Mah. In barba alle chiacchiere cattive, Mary è stata contattata dalla rivista del Gambero Rosso (you know?) ed il prossimo mese una sua intervista uscirà anche lì. E’ proprio in questa occasione si è dovuta “confessare” ai suoi genitori “È stato molto buffo dirlo ai miei genitori: mia madre ha risposto con “lo sapevo” , tradendo uno stalking seriale dei miei social. Mio padre si è messo a ridere (sa perfettamente che tutto ciò che faccio ha un carattere umoristico)“. 

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Piatti, Puppe e anche parole, perché le sue foto sono sempre corredate da didascalie che descrivono lo scatto: a volte è la ricetta, a volte solo quello che si vede nel piatto, a volte dove si trova, a volte aneddoti buffi. Provoco: “Meglio un piatto ben presentato od un bel reggiseno?” – “Credo sia meglio un piatto che sembri buono, ho la netta sensazione che il reggiseno lo notino in pochi.” Già, forse l’ho notato solo io. Ma il piatto è sicuramente più importante, motivo per cui quando le ho chiesto con che piatto non si sarebbe mai fotografata mi ha risposto “Con uno vuoto“! Continuo a dare noia: “Tra gli scatti presenti sul tuo profilo instagram mi è sembrato di vedere un gatto…se unisci anche i “gattini” a tette e cibo diciamo che sei pronta per conquistare la rete…RIDE. “L’ho fatto pochi giorni fa. Credo si sia rotto qualcosa nella rete.

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Rotto o no, per il momento Mary si gode il suo meritato successo, continuando a divertirsi tra social, obiettivo e fornelli in modo sano. Sano come la sua passione per il cibo, sano come il rapporto che ha con il suo corpo, sano come l’autoironia con la quale gioca quotidianamente, sano come la leggerezza che c’è dietro ad ogni scatto! Mi è inoltre giunta voce che in lavorazione c’è un progetto più ampio, un ricettario in stile “tette&cibo” che porti l’attenzione su una tematica seria ed importante come quella del tumore al seno in maniera leggera e fruibile.  Sta cercando di coinvolgere chef (stellati e non), ma anche illustratori, per confezionare un volume gradevole e socialmente utile, visto che i ricavati delle vendite andranno in favore della ricerca. Fatevi avanti!!!

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Dopo aver visto questa foto e letto la didascalia è definitivo, la adoro!!! Sono sempre più convinta che nel mondo ci vorrebbero più “principesse-camioniste ;) Grazie Mary!

Tutti gli scatti sono presi dal profilo IN di Mary.



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