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TFS: Maschile

Creato il 20 marzo 2012 da Edgard @Simone_Edgard
Cos'è per me la sigla TFS? Ve lo svelo subito, sta per Technically Fashion Speaking, ossia cercherò di spiegare a coloro che mi seguono-e spero lo facciano sempre- in cosa consistono i capi che vengono presentati come comuni "pezzi di abbigliamento" beh, essi hanno una storia, che col passare dei secoli si è evoluta. Non solo capi, ma anche mood e tendenze. Lo stile Maschile nel femminile, ha un'origine piuttosto datata, credo risalga agli anni '20, quando nasce la Garçonne di Mademoiselle Coco Chanel, che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo della donna rendendola più pratica e meno "donna", non privandola comunque del suo lato femminile. Chanel trasmette alla donna il suo stile: pantaloni, giacca, cravatta; i capelli divengono corti e questa diviene la tendenza del momento, tutte le donne di stile vestivano così, alla garçonne. Precedentemente a questa data si erano già verificati fenomeni di emancipazione femminile, nel 1910 con il Comitato Pro-Suffragio di Anna Kuliscioff per esempio. Tra gli anni '30 e gli anni '40 (gli anni '50 sono stati molto femminili e couture), la donna inizia a pensare di vestirsi come un uomo, per sembrare come lui o per una questione di stile? Inizia a crearsi ciò che oggi chiamiamo androgino. Diverse sono le modelle e attrici, d'eccezione e non, che hanno posato in abiti maschili, da Marlene Dietrech vestita in frac e cilindro in l'angelo azzurro, Amelia Eahrart viene ritratta da Edward Steichen in abiti completamente maschili, anche Man Ray, fotografo/artista di punta negli anni ruggenti fotografa la moglie in abiti maschili, Katharine Hepburn interpreta una donna pilota sovietica ne la sottana di ferro. Gli anni sessanta sono la volta degli stilisti di inventare un capo nuovo e super androgino, Yves Saint Laurent (che fu assistente di Christian Dior) inventa il Tuxedo da donna, aveva le stesse caratteristiche dello smocking da uomo, ma con una vdestibilità femminile. Lo stile maschile nel femminile è stato determinato per sempre da questa invenzione che diede alla donna un'aura intrigante e sexy, come -forse- non lo era mai stata. Alla fine degli anni sessanta altre icone iniziano a posare in abiti maschili, una di esse è Twiggy, modella per eccellenza in quel decennio, che venne fotografata in completo giacca-pantalone gessato con camicia bianca. Negli anni settanta esplode il boom di questa moda, diversi fotografi si focalizzano su questo mood, Helmut Newton ne è uno dei capostipiti, egli fotografa donne in diverse ambientazioni, tra le quali Berlino, donne che ricordano la fèmme fatale, la camicia pian piano si sbottona e allo stile maschile viene data un'allure femminile, quasi a far percepire un contrasto tra il gioco dei sessi, su uno sfondo sempre bianco e nero. Tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta lo stile maschile abbandona le righe e i gessati per dare spazio a fantasie: optical, animalier, polka dots, striscie e qualsiasi cosa di grafico di potesse essere, tutto estremamente pulito e lineare, sintetizzato in abiti elegantissimi, contrapposti a damaschi e velluti sempre balck&white. Stilisti come Giorgio Armani consacrano questo stile: la donna è in tailleur, è donna d'affari, è imprenditrice; lavora in banca, ricopre posizioni manageriali importanti. Valentino realizza la campagna pubblicitaria p/e 1983, dove riprende una Bambola bionda più levigata di Lana Turner (cit.) ispirandosi al film il bruto e la bella, la modella indossa una giacca-tuxedo interamente ricamata di paillettes bianche e nere che formano un gioco di pois tridimensionali, il cappotto è maschile al 99% in grisaglia sale e pepe con grosse spalline , al collo un foulard a stelle e pois dona femminilità. Diversi sono gli stilisti stranieri che dopo Armani e Valentino propongono questo tema nella moda, da Yamamoto a Watanabe a Gaultier a McQueen. La donna è uomo e l'uomo talvolta inizia a diventare donna (questo però verso gli anni '90) Anche Dolce & Gabbana oggi nelle ultime sfilate propone il tema anni '80, la donna è sempre più androgina, con variazioni su tema: dalla discodance con paillettes superglamour allo sprizzo romantico di pizzi e merletti. La giacca e il pantalone sono quindi entrati far parte del guardaroba femminile, cambiano le forme (giacche più lunghe, corte, smilze, strette...pantaloni a vita bassa, alta, altissima, palazzo, a zampa o capri) ma i capi sono ormai DNA della donna.


TFS: Maschile

Giorgio Armani 80's




TFS: Maschile

Dolce&Gabbana f/w 2011-12




TFS: Maschile

Valentino s/s 1983 ADV


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