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Nel frattempo Electro , una creatura che è in grado di provocare un blackout generale in tutta New York nutrendosi di energia elettrica lo sfida.
E dopo di lei un'altra e un'altra ancora, Rhino e Goblin.
Vengono tutte dalla Oscop di quello che una volta era il suo migliore amico , Harry Osborne.
Come dicevamo ieri in occasione de L'uomo d'acciaio, ad Hollywood ha preso piede la moda del remake o ancor più quella del reboot, probabilmente il modo più creativo per certificare la carenza cronica di idee nuove.
Se nel caso di Superman si era finiti dritti dritti in un vicolo cieco, nel caso di Spiderman tutto quanto è stato mosso da squallidi motivi ecoomici.
Sam Raimi mosso dalla grandeur del suo concept chiedeva più soldi per se stesso e più fondi per il film mentre i produttori non erano disposti a concedergli tutto questo credito.
E così Raimi ha buttato tutto all'aria mentre la Sony non si è persa d'animo, ha subito reimpostato il brand su budget più umani cambiando tutto e tutti all'interno di una serie di film ormai consolidata.
Rischioso, molto rischioso ma in fondo, tutto calcolato.
Dopo un primo capitolo sostanzialmente deludente ( a proposito Spiderman nel frattempo è diventato The Amazing Spiderman) e che mi aveva lasciato grossi dubbi anche dal punto di vista tecnico non ritenendo gli effetti speciali proposti ( gommosi e di qualità incostante) assolutamente non all'altezza del budget milionario, ero molto curioso di vedere questo secondo capitolo.
Ero curioso di vedere soprattutto come era stato trattato Electro, un villain dal potere infinito in grado di trasformarsi da entità fisica ad inafferrabile forma di pura energia in meno di un batter di ciglia.
Un po' come succedeva in Shocker di Wes Craven, un film che mi è sempre piaciuto parecchio nonostante la qualità non proprio adamantina.
Insomma Electro era uno che potenzialmente poteva spaccare il culo di Spiderman e dell'Amazing Spiderman in un solo colpo.
E invece ...Diludendo...anzi doppio diludendo.
In due ore e venti abbondanti di film ( aaarggh!! ma non li potete fare un po' più corti 'sti dannati film di supereroi?) succede poco e nulla perché tutto è incentrato sulla ricerca di Peter Parker sulle sue origini, sul padre ( e che due palle!), sul suo status di supereroe con cui è difficilissimo convivere e sul suo sentimento , ricambiato, con Gwen Stacy.
Il tutto condito di retorica, ovvietà e battute oggettivamente insopportabili.
Lo spazio per Electro e per gli altri cattivi usa-e-getta che si intravedono negli ultimi 10 minuti di film è veramente limitato , anzi fa venire proprio il nervoso che per due ore si vede in tutto un cattivo e poi negli ultimi minuti addirittura vengono tirati fuori Rhino e Goblin a mo' di contentino con il risultato di banalizzare entrambi.
Come è banalizzato Electro, uno che non si capisce perché ce l'abbia così col mondo intero e soprattutto con Spiderman che ha cercato di aiutarlo.
Probabilmente la gratitudine oltre a non appartenere a questo mondo non appartiene neanche a quello dei supereroi.
Quello che rimane è uno Spiderman ciarliero, anche a sproposito, pensieroso ma non troppo, innamorato e che si diverte un mondo ad arrampicarsi e a volare da un grattacielo all'altro.
Un supereroe con i problemi del classico ragazzo della porta accanto che non riesce a elevarsi in statura neanche quando mette il suo bel costume gommato rosso e blu.
Il problema è che , come sempre è stato, la statura di un supereroe si misura con quella degli antagonisti.
E qui i villain sono abbastanza trascurati.
Evidentemente a Marc Webb continua ad interessare il lato umano e sentimentale del suo supereroe.
A me francamente no.
PERCHE' SI : effetti speciali migliori rispetto al primo episodio, Emma Stone , almeno fino a quando non apre bocca.
PERCHE' NO : Electro, Goblin e Rhino hanno pochissimo spazio e sono banalizzati come pochi, lo Spiderman ciarliero e in vena di battutine non mi fa impazzire.
( VOTO . 4,5 / 10 )
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