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The American di Anton Corbijn

Creato il 07 ottobre 2010 da Cinefiloincolto

Non avrei scommesso due lire, a trovarle, su “The American”, il film diretto dall’olandese Anton Corbijn.
Il fine dell’operazione mi pareva nobile ma non mi abbandonava l’idea di un film centrato sul grugno, e i bicipiti, di Clooney. Un prodotto creato giusto per titillare il botteghino e qualche altra appendice e fare, così, contenti tutti.
Invece, pur con qualche limite, “The American” è un film riuscito che aggira anche i rischi di quei film atipici e scivolosi che sono i thriller caratterizzati da un registro intimo e da uno sguardo introspettivo.

The American” è, un film che trova il suo equilibrio, e il suo ridotto fascino, proprio sulla sottrazione degli elementi classici del genere a cui si ispira. E’ un film che più che seguire le linee di fuoco osserva i tracciati di quelle più personali dei percorsi dell’anima.
Rispetto ad in thriller classico mancano molte risposte, ma l’omissione non è involontaria. Una qualsiasi spiegazione avrebbe alterato il meccanismo del film che, appunto, poggia proprio sulla rarefazione, sulla narrazione quasi astratta di una vicenda sganciata da qualsiasi dato reale, in alcune circostanze anche ad un passo dal verosimile.

La stessa ambientazione nelle montagne abruzzesi, solenni e silenziose, e la presenza di personaggi molto abbozzati, è prova di una ricerca deliberata di una realtà sospesa, non esattamente identificabile.
Corbijn è molto bravo nel gestire questo distacco e nel maneggiare Clooney concedendogli il giusto, ed è altrettanto bravo nel fotografare gli ambienti in cui si agitano le vicende.
L’area thriller non manca e non è assente il colpo di scena finale.


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