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Questa è la settimana dei season finale. Dopo quello inaspettato di Vikings, quello scialbo di The Following, ieri c'è stato quello adrenalinico di The Americans.
Partita in sordina, con un'insolita ambientazione anni '80, la serie si è pian piano -ma neanche tanto- evoluta entrando a pieno diritto tra le sorprese più gradite di questa stagione!
Prendendo probabile spunto dal successo di Homeland, anche in questo caso ci troviamo di fronte a spie, doppi giochi, salvezza del Paese e una coppia a rischio e del cui amore non si può essere sicuri. Ma a differenza del telefilm campione di Emmy, The Americans sposta l'attenzione a 30 anni fa, all'apice della guerra fredda tra USA e Unione Sovietica, dove il controspionaggio era sempre all'opera, seppur nell'ombra.
Protagonisti una coppia di spie, Phillip e Elizabeth sbarcati in America assieme ed instillatisi come marito e moglie nel sobborgo di Washington. Agenti di viaggio, genitori di due figli, all'apparenza una coppia come tante, mediamente felice, ma in realtà sotto gli ordini del direttorato sovietico abituati al ricatto, all'inganno e anche ad uccidere. La routine tra loro scorre senza quell'amore che ci si aspetta, se non che qualcosa cambia, e nel corso dei 13 episodi si assiste a una corsa, oltre che contro il governo e l'FBI, al mantenere in piedi un matrimonio che potrebbe, volendo, essere più che di facciata.
Così facendo, stranamente, i nemici finiscono per essere gli americani stessi, in un geniale rovesciamento dei ruoli con il quale si fa inevitabilmente il tifo per i russi mentre Stan Beeman, agente freddo e stacanovista dell'FBI, metterà più di qualche bastone tra le loro ruote, assoldando -e diventando amante- di una bella diplomatica all'interno dell'ambasciata russa.
In questa girandola di doppi giochi la trama scorre sia in orizzontale che per la lunga durata della prima, coinvolgente, stagione.
L'ambientazione 80's, curatissima, riesce poi ad affascinare grazie a piani e soffiate fatte anche senza la tecnologia scontata di oggi, tra travestimenti, cimici e apparecchi radio con chicche nella colonna sonora.
A guidare il cast la ritrovata e ancora in forma Keri Russell (la cara Felicity) e Matthew Rhys, mentre Noah Emmerich ha la faccia giusta per interpretare l'eterno insoddisfatto agente dell'FBI.
Osannata dalla critica e dal pubblico -e da me-, la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione, quindi non indugiate oltre e immergetevi nei meravigliosi anni '80!
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