Published on dicembre 12th, 2012 | by Carlo Di Berardino
0Se amate i fumetti e la Formula 1, questo e’ il libro ideale da regalarvi per Natale, anche se per ora dovrete accontentarvi dell’edizione in inglese.
“The Art of War” di Adam Parr, ex amministratore delegato della Williams, e’ il racconto in formato di fumetto di cinque anni di Formula 1, combattendo su due fronti. Uno la riduzione dei costi tra i team e l’altro di rimettere in sesto le finanze della Williams e rendere nuovamente competitivo il team di Grove. Ma soprattutto e’ un resoconto imparziale di quello che e’ uno degli ambienti maggiormente competitivi nel mondo, dove i vari rappresentanti dei team hanno come obiettivo solo quello di arrivare prima dei diretti rivali, molto spesso costi quel che costi. Inoltre e’ anche un’analisi attenta del comportamento degli uomini nel momento in cui si trovano all’interno di un ambiente estremamente competitivo.
Il libro inizia con l’anno 2006 e la prima riunione dei vari team principals alla quale partecipa un Adam Parr fino a quel momento estraneo al mondo della F1, pur se con un background da manager di tutto rispetto. Il libro termina con l’annuncio delle dimissioni di Parr da amministratore delegato, nel marzo di quest’anno, dopo solo che qualche settimana prima Frank Williams lo aveva nominato suo naturale successore.
Il libro nel suo genere si potrebbe definire un piccolo capolavoro, senza sbavature, senza prese di posizione e senza essere particolarmente critico nei confronti di nessuno, ma lasciando al lettore il compito di giudicare quelli che sono i rapporti di forza all’interno del circus e soprattutto il ruolo di assoluta potenza della Ferrari come anche quello di potenza emergente della Red Bull. Un citazione a parte merita la figura di Ecclestone. Anche qui senza giudicare e senza prendere posizione, ma viene fuori chiaramente fuori il ruolo del buon Bernie. Un personaggio senza pieta’ che non ha esitato a chiedere la testa di Parr a Frank Williams in cambio della firma del Concorde Agreement. Un fatto che si sta trascinando ancora oggi, basta vedere le ultime dichiarazioni di Parr a proposito della presunta “illegalita’” del Concorde Agreement.
La parte senza dubbio molto interessante e’ anche la ricostruzione del team Williams, fatto tra il cercare di far quadrare i conti, assumere nuovi tecnici anche tra personaggi discussi come Mike Coughlan, quello dello spygate McLaren-Ferrari, tanto per intenderci. Ma anche il racconto di come la Williams si sia posta molto spesso al di fuori dal coro, avendo come obiettivo quello di difendere quella che e’ la sua natura e cioe’ di essere un team che costruisce e compete nella massima competizione sportiva, facendolo anche esplorando il settore delle tecnologia cosiddetta ibrida.
Insomma a mio modesto avviso, il libro e’ un piccolo grande gioiello che dovrebbe fare parte della bibliografia di tutti gli appassionati della Formula 1.