Una delle notizie più cliccate nell’ultima settimana, nonché uno dei progetti che ha generato tanti elogi quanto perplessità è senz’altro quello di The book- The Italian masters return. Lo pseudo promo, apparso sul sito di crowd-funding Indiegogo, è stato condiviso e cliccato da moltissimi sui social. Del resto questa sorta di corrispettivo italiano della serie cult americana Masters of horror non può lasciare indifferenti. La possibilità che il progetto veda la luce è pressoché inesistente dato che ha solo ricevuto 3, 582 dollari e ne deve raggiungere 100,000 in meno due mesi ma fatto sta che l’attesa di vedere questi dodici regista uniti sotto un unico titolo è palpabile. Ricordiamo di chi stiamo parlando: Sergio Stivaletti (ideatore del progetto), Ruggero Deodato, Lamberto Bava, Umberto Lenzi, Aldo Lado, Alberto De Martino, Enzo G. Castellari, Sergio Martino, Antonio Bido, Luigi Cozzi, Edoardo Margheriti e Tonino Valerii. Registi con stili e di generazioni (cinematografiche o anagrafiche) diverse ma che sono portabandiera di un cinema defunto, nel nostro assurdo belpaese.
Comunque non siamo qui per alimentare le polemiche, legittime per carità, rispetto al fatto che si sia ricorso ad un sito di crowd funding per un progetto con nomi di questo calibro o per fare pronostici su quella che sarà la qualità dell’operato. Noi di Fascination Cinema abbiamo, in esclusiva, degli aggiornamenti assai interessanti. Anche perché del progetto, in realtà, si sa ben poco oltre ai nomi sopracitati (da aggiungere, anche lo sceneggiatore Dardano Sacchetti e il gruppo I Goblin insieme a Claudio Simonetti) e al fatto che la capitale farà da sfondo ai vari episodi. Andiamo con ordine:
Forse non molti sanno che la vicenda, il filo rosso, che lega i vari capitoli sarà un teatro. Un enorme teatro romano in cui una persona, una figura, forse un attrezzista, di notte si aggira. Dietro le quinte si muove mettendo apposto oggetti di scena. Ogni oggetto che tocca, tra cui una maschera, è il “cue” per l’inizio di un episodio. Gli episodi sono quanti sono i registi naturalmente ed ognuno durerà circa venti minuti. Per ovvie ragioni, dunque, di “books” ne verranno fatti due: sei registi per ogni film. Anche se su questo forse non c’è da giurarci. Infatti corre voce, non ufficiale, che un nome abbia già lasciato il progetto per questioni di salute.
Infine, vi lasciamo con una chicca: uno degli episodi si chiama Efebus e gira intorno ad un assassino transessuale e ad una divinità ermafrodita…
Stay tuned…
Eugenio Ercolani