The Canyons da noi si rivelerà un cult, oppure è destinato a diventare uno scult come negli USA? La risposta la conosceremo a breve. Il film diretto da Paul Schrader, il regista di American Gigolo, e sceneggiato dal geniale scrittore Bret Easton Ellis, l’autore dei romanzi American Psycho, Meno di zero e Le regole dell’attrazione, non è certo stato accolto molto bene da pubblico e critica negli States, così come all’ultimo Festival di Venezia, dove è stato presentato fuori concorso, ha ricevuto più fischi che applausi. Eppure la curiosità di vedere cos’hanno tirato fuori Schrader più Ellis, con un cast capitanato dalla controversa Lindsay Lohan e dal pornodivo James Deen, resta alta. Altissima.
A contribuire a far crescere l’hype intorno alla controversa pellicola ci pensa la colonna sonora, intrigante e accattivante il giusto. La parte del leone la fa Brendan Canning, che si è occupato di comporre le musiche originali di The Canyons. Canning fa parte dei Broken Social Scene, uno dei gruppi indie più popolari e importanti della scena musicale canadese, appena dopo gli ormai (giustamente) strafamosi e stracelebrati Arcade Fire. I Broken Social Scene sono un folto collettivo musicale che al suo interno schiera un sacco di musicisti, tra cui Feist che ha una lanciatissima carriera solista, ma sono capeggiati dai due membri fondatori, Kevin Drew e Brendan Canning. Quest’ultimo è quindi abituato a collaborare con un sacco di artisti differenti e per la colonna sonora The Canyons si è fatto aiutare dal duo di producer Me&John e da un paio di guest-vocalist che cantano in alcuni brani: Rob James con la sua voce profonda e la giovane emergente Adaline, che invece sfoggia un timbro canoro più delicato.
Lindsay Lohan e James Deen in una scena hot di The Canyons
Per The Canyons, Canning ha realizzato delle basi elettroniche raffinate di ispirazione anni Ottanta e dal forte sapore cinematografico, oltre a brani di sensuale electro-pop che immaginiamo perfetti come accompagnamento del drama-thriller vagamente erotico uscito fuori dalla mente di Bret Easton Ellis. Molto 80s anche il brano dei Gold Zebra presente, “Love, French, Better”, che sarebbe suonata perfetta pure in American Gigolo o nel più recente Drive. Nella soundtrack trovano posto inoltre alcuni momenti più indie e chitarristici, come l’aggressiva “Fear” degli A Place to Bury Strangers, ma anche pezzi più rilassati come “This Isn’t Good For You” e soprattutto il brano di chiusura, la splendida “Come Down” delle Dum Dum Girls, una canzone sognante e iper-cinematografica da applausi. Forse il film si rivelerà uno scult, chissà, ma intanto la colonna sonora, con il suo riuscito mix di electro-pop e indie-rock, si avvicina decisamente più dalle parti del cult.
Tracklist
1. Canyons Theme
2. Without The Night
3. No More Sympathy
4. Back Home To Michigan
5. Son of Perdition
6. Teil Cock
7. Love, French, Better – Gold Zebra
8. Soon To Be
9. Fear – A Place To Bury Strangers
10. This Isn’t Good For You
11. Driving Sines
12. Goddamn So High
13. My Preacher’s Daughter
14. Coming Down – Dum Dum Girls
di Marco Goi per Oggialcinema.net
Brendan CanningBret Easton EllisJames DeenLindsay LohanPaul SchraderThe Canyons