The Comeback (1978): Holly Palance Strikes Back

Creato il 28 marzo 2015 da Dejavu

Ho amato Holly Palance in questo tremendo film.

Del resto un horror deve fare l'horror e deve anche fare impressione, lo comprendo, ma lei ci entrava in punta di piedi apportando in mezzo a tanto orrore la classe, la bellezza, la sofisticatezza.

Lei, la vera signora borghese di un tempo, sul finire degli anni '70: un gusto unico nell'arredare le case, un tocco altrettanto elegante nell'ammobiliare la vita. E' ricca, è capricciosa. E, come se non bastasse, è l'ex moglie di una famosa popstar, l'idolo che scippò alle groupie, all'agente discografico, alla carriera e alla patria inglese per averlo soltanto per sé a Los Angeles contro la volontà di tutti e moltiplicando nemici.

Entra intera nel film, ne esce quasi subito cadavere.

L'intento del regista (Peter Walker) era forse quello di rappresentare una parabola discendente, della donna fiera e charmant che gradatamente va in decomposizione totale.

Un po' come la negazione di un privilegio, come un sogno brillante che si dissolve fino a divenire fantasma e allucinazione nella mente dell'illustre marito, ancora ignaro del suo assassinio.

Il corpo giace abbandonato per giorni sulle scale del lussuoso attico londinese che fu la casa coniugale, ora sfitta, dove si era recata per raccogliere i propri effetti personali prima che qualcuno l'aggredisse. Il film interrompe spesso la narrativa per tornare da lei, inanimata. Ma è il suo spirito ad attraversare tutta la spaventosa pellicola, fino a prendere vita nell'ultima scena quando, misteriosamente, fa capolino ad una finestra per l'ultimo, soprannaturale saluto al consorte, scampato ad una vicenda che definire da incubo è poco.

Holly Palance entra sempre in punta di piedi in un film, ci resta in tutto dieci minuti, lo segna indelebilmente. Lo fece anche nel più celebre (1976) ( Il Presagio) dove ci riuscì altrettanto, maledettamente bene.

Bellissima Holly Palance. Bellissima anche se qui ti avevano pettinata come la Principessa Leila. Uccidendoti due volte.


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