Oggi vi racconto una storia triste, di quelle che pero’ bisogna conoscere. Per capire il presente. Per non dimenticare. Se siete venuti ad Amsterdam durante questo pessimo mese di maggio del 2013 forse nel caos perpetuo di piazza Dam avrete notato due strani chioschi montati sul lato dell’obelisco.
La foto l’ho scattata di notte, quando piazza Dam cala un sipario sottile sui rumori che l’accompagnano ogni giorno: il segnale del tram che parte, lo stesso tram che inchioda per evitare un pedone, i campanelli delle bici, il traffico, gli artisti di strada e le guide turistiche. Attori a riposo che domani mattina torneranno a recitare lo stesso copione inconsapevole sotto lo sguardo del palazzo reale. Inconsapevoli anche di cosa e’ successo su quello stesso pavimento qualche anno fa.
I chioschi sono ricostruzioni dei due veri chioschi che il 7 maggio del 1945 salvarono la vita a molte persone durante l’episodio che in inglese e’ conosciuto come “The Dam square shooting” e in italiano non ha una denominazione ufficiale, ma che potremmo tradurre con La strage di piazza Dam, dato che noi purtroppo di stragi nelle piazze ne sappiamo qualcosa. Di sicuro non la verita’.
Due giorni prima, il 5 maggio 1945, i tedeschi hanno firmato l’armistizio con gli alleati per quanto riguarda i Paesi Bassi. Sono esattamente cinque anni che occupano l’Olanda e la popolazione e’ allo stremo. Per combattere la resistenza i nazisti hanno deciso di mettere alla fame il Paese, sequestrando e controllando tutte le forniture alimentari. I morti per fame si contano a decine di migliaia. Gli alleati stanno liberando la nazione partendo da sud, ma arrivare ad Amsterdam non e’ facile visto che i nazisti hanno fatto saltare quasi tutti i ponti sulle decine di canali che attraversano il Paese.
Nonostante l’armistizio Amsterdam ufficialmente non e’ ancora libera, ma due giorni dopo si diffonde la notizia che le forze canadesi sono arrivate in citta’ e l’occupazione e’ finalmente finita. Migliaia di persone, fra cui molti fotografi, si riversano in piazza Dam per festeggiare la fine della guerra. Provate ad immaginarlo. Non dev’esserci felicita’ piu’ grande.
Mentre la piazza si riempie, una delle ultime pattuglie tedesche si trova nel Grote Club, all’angolo fra Kalverstraat e Dam, dove ora c’e’ una filiale della Rabobank. I militari montano una mitragliatrice sul balcone ed iniziano a sparare sulla folla. Immediatamente la festa si trasforma in un dramma.
Quando un gruppo di soldati della resistenza riesce a metter fine all’eccidio rispondendo al fuoco dal Palazzo Reale, sui ciottoli della piazza restano 33 morti e centinaia di feriti. Molti sono sopravvissuti riparandosi dietro ai due chioschi, altri dietro ai pali della luce, facendosi scudo a vicenda. Se passate da piazza Dam fino ai primi di giugno dedicate almeno un minuto ai chioschi, alle foto d’epoca scattate subito dopo la strage.
Bob Marley e Amsterdam fanno sempre una bella coppia, per una volta pero’ la suggestione non e’ la solita. Vi lascio con il passaggio piu’ bello di Buffalo Soldier:
“If you know your history,
then you would know where you coming from…”