La mattinata e’ iniziata bene: la professoressa si e’ convinta – per questo Alessandra C. e’ diventata il mio Idolo d’oro- e mi ha FINALMENTE dato la Tesi dei miei Sogni, sintesi di tutti i lavori che faccio.
Bella e piena di cose interessanti.
Arrivo a Roma Termini trotterellando, dopo passiata liberatoria per il Rione Monti, passiata di dialogo monodirezionale per festeggiare la tesi con l’unica essenza degna dei miei festeggiamenti, e salgo sul treno.
Trovo posto. Mi siedo, apro Norwegian Wood, pagina 49. Inizio a leggere. Il treno pero’, da che si era preparato, non parte.
L’altoparlante chiama un medico al binario 14. Il mio.
Arriva un ambulanza e una volante.
Passa il mio vicino di casa che mi dice “scendi Buena, mi sa che lo sopprimono”
Scendo, passo davanti al binario transennato e chiedo al controllore “Ma scusi, non parte?!” E lui, sconsolato “signorina mia bella, c’e’ il Morto sopra”. “Sta scherzando?! Io devo tornare a Littoria City!! Devo fare la spesa!” “Signorina mia bella, uno ha deciso di morire qui, sul treno, oggi”.
Surreale, come mi fanno notare Fra e Ilaria. Alessandra al telefono e’ sconvolta e preoccupata. Lei torna col treno delle 18.
Caro Signor Ferrovia, non vorrei dirti niente ma io pago 9 euro a viaggio. Per favore, puoi evitare di farmi spendere 90mila euro in terapia?! Una tua fedele cliente.