Magazine Cinema

The Descent: part 2

Creato il 07 settembre 2011 da Giuseppe Armellini
The Descent: part 2Prima di analizzare questo film è importantissima, quasi vitale, una premessa. Ci possono essere due diversi approcci alla recensione di The Descent 2. Se lo consideriamo il seguito del mezzo capolavoro di Marshall ( per come lo conosciamo noi) non possiamo far altro che bocciarlo sonoramente, e non tanto perchè gli sia inferiore, ma perchè stravolge completamente il meraviglioso finale, drammatico e poetico allo stesso tempo, che tutti nel primo capitolo avevamo amato così tanto. Però gli americani optarono per un finale alternativo, un happy ending che stuprava completamente il finale originale (sti americani devono sempre trovare una soluzione per uscir fuori dal buco nel quale si sono cacciati...). Quindi, a mio parere, non si può andar contro The Descent 2, semplicemente perchè non ha alcuna colpa. La colpa è solo di chi fece la scellerata scelta del finale alternativo di cui The Descent 2  è soltanto la naturalissima prosecuzione, quasi doverosa direi. Quindi è questo l'approccio che voglio avere, considerarlo un film degno figlio di una madre sbagliata.Quando ho visto che alla sceneggiatura ha partecipato Watkins, il regista dello strepitoso Eden Lake, ho deciso di affrontare la visione.The Descent 2 è un buon film, forse buonissimo nel caso qualcuno non avesse visto il primo capitolo. Perchè, un pò come Rec, tornare nello stesso identico luogo, perlopiù molto circoscritto, non potrà mai far rivivere le stesse sensazioni provate nella prima occasione. E, ancora come Rec, sarebbe quasi stato impossibile introdurre nuove variabili (nuovi mostri, posti completamente diversi etc...) perchè avrebbe voluto dire stravolgere delle certezze che il pubblico aveva acquisito con il primo capitolo. Insomma, gli sceneggiatori avevano le mani abbastanza legate, il senso di già visto era inevitabile, stessa atmosfera, molte azioni dei protagonisti già usate in precedenza. L'unica cosa da fare quindi, era puntare su una storia diversa, su diverse interazioni tra i personaggi, e su dei possibili colpi di scena, magari figli del rapporto col primo capitolo.
Ho trovato la scelta di far tornare Sarah subito nelle grotte, il giorno stesso della sua uscita, una forzatura davvero evitabile. Probabilmente tale scelta è stata dettata dal colpo di scena cui assisteremo nella grotta (il "ricongiungimento"), altrimenti mandare una spedizione di soccorso senza di lei sarebbe stata una scelta molto più azzeccata oltre che assolutamente plausibile. Ho parlato di colpo di scena, già... Qui davvero non ci sono scusanti (a differenza, ripeto, di vedere Sarah viva) perchè quel "ritorno" fa davvero a cazzotti con quello che avevamo visto in The Descent. Peccato, perchè fino a quel punto il film reggeva alla grande, buonissima atmosfera e più di una scena da ricordare. Mi viene in mente la ragazza bloccata tra le pietre, il ritrovamente della telecamera e la visione dei filmati, il corpo della ragazza morta appesa del primo capitolo usato come "liana" (mi gasa moltissimo quando vedo questi raccordi tra due film diversi) o la scena di Sarah e Rios sul pelo dell'acqua. Restando sul versante splatter indimenticabili le picconate al braccio dell'insopportabile sceriffo. Gli attori fanno tranquillamente la loro parte, i mostri sono "usati" con molta frequenza e molto esplicitamente (tanto li consocevamo già...). Se devo dir la verità notavo con piacere che non c'erano nemmeno le esagerazioni presenti nel film di Marshall, in paeticolare mi riferisco all'eccessiva trasformazione di Sarah, psicologica e fisica. Poi ricompare Lei e, sinceramente, mi è un pò crollato tutto. Anche il finale, a mio parere, perde un pò di coerenza con il resto della pellicola perchè passare dalla voglia di uccidersi l'una con l'altra alla disperarazione ( da"suicidio") per la morte altrui è scelta quanomento un pochino azzardata. E quesi incomprensibile è quello che accade poi nel bosco.In definitiva un film che porta ad almeno tre diversi giudizi: visto come seguito del The Descent europeo merita un bel 5, considerato come fim a sè stante (per chi magari non ha visto il primo) può risultare davvero ottimo, se invece, come ho voluto far io, lo consideriamo sì un seguito, ma con tutte le attenuanti del caso (figlio di un diverso finale), non può che rappresentare una gradevolissima visione rovinata un  pò da alcune scelte davvero poco comprensibili.
(voto 6,5)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :