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THE DESCENT: PART II (2009) di John Harris

Da Close2me

The-Descent-Part-2Il grande salto alla regia per John Harris (sui il montaggio di Snatch e Kick-Ass, tanto per intenderci) ed al medesimo tempo il confronto con uno degli horror più riusciti degli ultimi anni. Le premesse erano deludenti, eppure il risultato rispetta fedelmente la poetica del primo capitolo ed aggiunge ottime intuizione per una probabile trilogia.
“Sarah, l’unica sopravissuta di una spedizione femminile nelle caverne andata malissimo. Sofferente di traumi psicologici e incapace di parlare, accompagna il gruppo di salvataggio nella caverna, ma nuovamente accade qualcosa di sinistro”
La continuità e coerenza con l’opera prima è totale e credibile, impreziosita dal paradosso originale di un “ritorno agli inferi” non per causa avverse ma per l’ottusa cecità del mondo esterno. La sceneggiatura a sei mani di Blakeson, McCarthy e Watkins gioca con le atmosfere delineate da Marshall concedendosi rimandi dovuti e citazioni imprevedibili, che vanno dall’Argento di Phenomena (la pozza di escrementi) al grande Bruno Mattei (la scena del topo che fuoriesce dalla bocca, di rara efficacia, mutuata dal cult Rats – Notte di terrore).
L’uso del sonoro è sempre a livelli invidiabili per il genere e la fotografia, curatissima, trascina lo spettatore direttamente nel ventre ostile di caverne umide ed inquietanti. Qualche riserva in merito alla figura dell’anziano sceriffo, tratteggiato come i peggiori villain di tanto cinema anni ‘70 ed oggi francamente inverosimile nella sua maldestra aggressività.
Un ottimo sequel che, oltre a completare momenti volutamente sospesi nel primo capitolo, definisce un ulteriore, oscuro retroscena in merito alla natura delle creature che abitano le caverne. Consigliato a chi ha amato l’illuminata pellicola del talentuoso Neil Marshall e soprattutto a chi intende avvicinarsi ad un orrore diverso, lontano dagli schemi triti e preconfezionati delle produzioni americane.


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