il Giudizio di Carlo Lanna Summary:
5 motivi per guardare la serie tv inglese in onda su Sky Atlantic
E’ dall’Inghilterra che arriva prorompente The Fall, la serie che vede il ritorno in tv da vera protagonista una magnetica Gillian Anderson. Indimenticata per X-files, dopo il flop di Crisis e la sua conferma nel cast di Hannibal (sarà regular nella stagione 3), in questa miniserie tv trasmessa su BBC Two, l’attrice conferma il suo charme, la bellezza e l’affabilità. Insieme a lei c’è anche Jamie Dorman, il sexy cacciatore di Once Upon a time che presto vedremo senza veli in 50 sfumature di Grigio. The Fall che è arrivato su Sky Atlantic dal 3 dicembre con il primo dei cinque episodi della prima stagione (la seconda è già in onda in patria), si conferma un prodotto sui generis, un solido crime drama, un torbido gioco al gatto con il topo con un finale spiazzante. Nelle 5 ore di programmazione, The Fall, racconta un caso spinoso che ha fatto cadere nel terrore l’intera città di Belfast. Già sconvolta da guerre intestine, la sovrintendente Stella Gibson, integerrima detective, si trova ad indagare su un misterioso killer che uccide, secondo uno schema preciso, le sue vittime. Fin dal primo minuto, il pubblico già conosce l’identità dell’assassino (interpretato appunto da Darmon), e mentre la polizia brancola nel buio conosciamo a fondo la psiche contorta di un killer dal fascino magnetico. The Fall è uno dei prodotti più interessanti che da un anno a questa parte la serialità inglese ha regalato al grande pubblico, e noi vi elenchiamo 5 validi motivi per guardare questa intrigante ed adrenalinica miniserie tv.
5. La serie convince per un cast d’eccezione. The Fall forse non avrebbe brillanto se non avesse annoverato nel cast Gillian Andserson e Jamie Dorman. Entrambi sono lo colonna portate dello show, e permettono all’intera vicenda, di esplorare orizzonti sconosciuti ed arricchire il plot con una tematica spinosa ma dal grande appeal.
4. Ha un intreccio coinvolgente. La vicenda di The Fall è a dir poco spiazzante ma è anche convenzionale allo stesso tempo. La sua forza sta in questo dualismo: rendere altamente elettrizzante il più classico degli intrecci narrativi riuscendo a non scadere in pallidi clichè, giocando quindi sulle emozioni dello spettatore.
3. Illustra la realtà sociale di Belfast. A fare da cornice è la città di Belfast con le sue assurde tradizioni, quell’eroismo che rasenta l’anarchia e quelle luci soffuse. E’ insito quindi in The Fall, capire anche la realtà politica e sociale di una città costantemente sull’orlo della guerra civile, infatti il plot diventa ancora più asfissiante grazie alla realtà popolare di Belfast, macchiata da una cittadinanza in perenne conflitto, corrotta e violenta. Stella Gibson lo sa bene e cerca di stare alla larga dai giochi di potere e da i patti scellerati fra bande rivali.
2. E’ una discesa negli abissi della mente umana. L’infero è sulla Terra e The Fall racchiude in questa corsa contro il tempo, tutto il disagio di una mente umana malata e perversa. Nell’illustrare la metodologia di un sadico serial Killer, la serie tv si vuole fare come portavoce di una realtà che va ben oltre la finzione televisiva; The Fall nel suo piccolo è un atto di denuncia ad una società consumistica che pensa solo al suo tornaconto senza evitare, che tragedie del genere, possano influenzare l’opinione pubblica.
1. E’ una serie che non ha né vincitori né vinti. Non c’è bene e non c’è male in The Fall, nessuno è buono o è cattivo, c’è solo tanta rabbia e solitudine; rabbia per le malsani ragioni di un killer annoiato dalla vita, solitudine perchè Stella è una persona senza affetto, criptica e un benché minimo senso di amor proprio. Caratteristiche che fanno di questa serie il crime drama più anti convenzionale della tv.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net