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Un giorno si incontrano a uno stand dell'esercito per reclutare giovani: Madeleine lo atterra con una mossa di judo, lui per liberarsi non esita a morderle un braccio, proprio come farebbe una femmina.
Continuano a frequentarsi casualmente e poi si trovano insieme a uno stage per paracadutisti che per lei è troppo rilassato e senza stimoli.
Ma la loro relazione tra up and downs progredisce...
Prima di parlare di questa opera prima di Thomas Cailley presentata con successo a Cannes dell'anno scorso e vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali ( non ultimi 5 Cesar tra cui quello per i migliori attori, per la miglior sceneggiatura e per la miglior opera prima) vorrei fare una chiosa sul lavoro del malvagio titolista italiano.
Tu, essere immondo che non fai nulla da mane a tramonto, tu che hai solo il compito di dare un titolo plausibile ai film stranieri importati in Italia, tu che invece ti permetti di sfregiare ogni titolo che arriva tra le tue manine ossute ed adunche. Perché? Perché? PERCHE' un titolo in francese invece di tradurlo nella nostra lingua lo traduci pari pari in inglese? PERCHE'?
Lasciamo perdere quella che sta diventando una mia piccola crociata personale ma sono arrivato praticamente al punto di saturazione.
Devo dire che stavolta nei Paesi anglofoni è andata anche peggio, visto che il titolo è diventato Love at first fight.
Veniamo al film che è meglio, anche perché merita molto.
The Fighters si presenta all'inizio come una commedia romantica di quelle estive, forse anche un po' stupidine, ci vengono proposti due personaggi che più opposti non possono essere, lo spettatore che mangia la foglia comincia a fare due più due e inizia già a pregustare la solita storia d'amore con qualche crampo sparso qui e là, già immagina che dopo i canonici tre quarti d'ora scoccherà la scintilla e le labbra dei due protagonisti si incolleranno quasi magicamente. sarà subito in trepidante attesa di lapidarie frasi d'amore stile Baci Perugina e scenari romantici bellissimi, tramonti da favola di un rosso fuoco proprio come la passione che fa ardere i cuori dei due giovani amanti.
E invece che succede?
Ci si ritrova in un campo d'addestramento per aspiranti paracadutisti a far vedere quanto si è cazzuti.
E non parlo di Arnaud, sempre morbido nel suo approccio, parlo di Madeleine, sempre massiccia e incazzata , dura come una pietra a cui questo corso da paracadutisti non fa neanche il solletico.
Tranquilli, l'amore arriva ma è come se sentissimo Pat Benatar che canta Love is A Battlefield, l'amore è un campo di battaglia in cui Arnaud e Madeleine si tuffano anima e corpo, riuscendo ad uscire da quel guscio di bambagia ovattata da cui si sono lasciati sempre avvolgere, con piacere e indolenza per quanto riguarda lui, sempre con malcelata sofferenza per quanto riguarda lei.
Il loro campo di battaglia diventa un angolo di mondo isolato, immerso nella natura, un luogo intimo solo per loro due in cui fanno rumore anche solo i loro sguardi l'uno negli occhi dell'altra.
E l'amore a cui si abbandonano ha quella carnalità innocente, quasi inconsapevole, un bellissimo viaggio alla scoperta dei rispettivi corpi ed emozioni.
I poli opposti si sono attratti.
Come volevasi dimostrare.
The Fighters è una delle commedie più originali ed intriganti degli ultimi anni, film che parte dall'apparente banalità per flirtare col cinema d'autore, un film che vive del volto e del corpo dei due protagonisti, Kevin Azais e Adele Haenel , già vista nella folgorante opera prima di Celine Sciamma , Naissance des pieuvres.
Ecco è soprattutto lei la stella polare di un film bello e originale, la sua bellezza maleducata , il suo sguardo sfrontato, la sua rabbia che non riesce in alcun modo a reprimere sono il carburante per una storia d'amore molto sui generis.
Che non finisce ma si trasforma anche dopo le prove della fine del mondo sotto forma di una nube tossica nerastra, metafora di un presente precario e di un futuro oscuro.
We are young
Heartache to heartache we stand
No promises , no demands ,
Love is a battlefield ( Pat Benatar)
PERCHE' SI : commedia romantica insolita ed originale, film che cresce coi minuti, la bellezza maleducata di Adele Haenel
PERCHE' NO : all'inizio flirta con la banalità.
LA SEQUENZA : il primo bacio , la scoperta dei rispettivi corpi e delle rispettive emozioni.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Sono tornato indietro , al mio di addestramento militare.
Solo rispetto per una ragazza che dispensa capocciate a chi la scoccia.
Bisogna fare qualcosa per ridurre all'impotenza il malvagio titolista italiano.
Adele Haenel è bella, ma di una bellezza maleducata.
( VOTO : 7,5 / 10 )
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