Un’altra trilogia, un’altra noia? Questa volta sembra di no. Il film Hunger Games è infatti la trasposizione cinematografica del primo capitolo di una fortunata trilogia di genere fantascientifico ideata da Suzanne Collins; l’autrice americana, alquanto acerba nella scrittura, nonostante la veneranda età di 49 anni, ha dato vita ad un libro che ambisce ad avere un solenne tono epico, ma a tinte teenager. Hunger Games è un film consigliabile agli ardui sostenitori dell’integrità dei libri contro le orripilanti interpretazioni visive, per rimanerne sconfitti: infatti è uno di quei casi in cui si può facilmente affermare che il film colmi tutti i vuoti del libro, che faccia respirare la storia, di per sé già interessante, con spunti e accorgimenti che lo rendono un film assolutamente di buona qualità, rispetto ad un libro piatto, che si avvicina più alla monotona intimità diaristica che ad un racconto di più ampio respiro, come invece si evince dal film. La storia si svolge nella distopica Panem, terra nata dalle ceneri d’America e,in particolare, nei 12 distretti versanti in assoluta miseria, che dipendono dalla ricca e potente Capitol City. Gli Hunger Games non sono altro che delle olimpiadi di sangue, in cui ogni distretto è costretto (sebbene ciò sia considerato un onore) a sorteggiare due vittime, in ricordo della passata rivolta dei distretti contro la loro capitale, i quali devono, insieme a tutti gli altri, farsi guerra finché non rimanga vivo un solo vincitore, nel più brutale dei Grandi Fratelli. L’unica pecca, se non si considera l’attualità di una storia non superficiale, è che si è tentato di sanare il problema del target della trilogia, ovvero un pubblico di soli ragazzi, e il risultato in questo senso non è pienamente positivo, specialmente se si ricorda che l’unico fenomeno da record che sia riuscito man mano ad attrarre target variegati, ossia Harry Potter, sia una portentosa singolarità. Non ci resta che attendere il secondo capitolo della trilogia, nella speranza che si mantenga questo livello qualitativo fino alla fine.
Marcello Cuomo
TITOLO : The Hunger Games
REGIA: Gary Ross
ANNO: 2012
SOGGETTO: Hunger Games, di Suzanne Collins
SCENEGGIATURA: Gary Ross, Suzanne Collins, Billy Ray