The icelandic tale #3 - Arrivati

L'Islanda, vista dall'alto non esiste.Pensarla è un atto di fede perché ciò che si vede dal finestrino dell'aereo, anche quando il computer di bordo ti racconta che ci stai passando sopra proprio adesso, è solo una millefoglie di nuvole, sovrapposte in più strati, colorate dal sole che non tramonta mai. È solo quando il pilota apre il carrello e le ruote fanno attrito sull'asfalto della pista che ci rendiamo conto di essere arrivati.Sullo schermo ricavato sul sedile davanti al mio Heima, il film sul tour islandese dei Sigur Ros, è appena finito.L'impatto con l'esterno è quello delle gite domenicali in montagna, quando si mette il naso fuori dalla macchina, ancora immersa nell'aria viziata immagazzinata a Milano, e c'è aria di neve.È tempo di lasciare il cuscino con la buonanotte islandese appoggiato sul sedile e mettere la giaccavento, siamo arrivati.