Magazine Cinema
Coincidenza vuole che poco tempo fa da queste parti era passato quell’ottimo, ma veramente ottimo, film tedesco dal titolo Pingpong (2006). Lì il tema del tennis da tavolo era semplicemente il contorno di un piatto sfiziosissimo che impietoso ci mostrava una famiglia ridotta a piccoli e neri coriandoli. Il caso ha voluto che anche in questo film diretto dallo svedese Jens Jonsson nel 2008 tale sport funga soltanto da prestanome a una storia che ugualmente delinea sottili drammi consanguinei.
Attraverso i toni pacati della commedia intelligente il regista-sceneggiatore sviscera con algida perizia il legame fra i due fratelli che viene portato al centro dell’attenzione, e a cascata si profilano da questo focus altre situazioni ad esso collegate. Il pregio della pellicola è quello di saper trasmettere le giuste informazioni senza esibirle smaccatamente, soprattutto il mistero principe della paternità di Erik che si gioca su vari indizi disseminati qua e là (la bandiera americana sulla porta della camera) è in grado di portare felicemente fuori strada lo spettatore.
La sensazione è che via sia un netto contrasto fra il bianco accecante della neve e le vicende tristemente umane riprese. Sormontate da un progetto mai realizzato (la superstrada di Gunnar che sta come a dire: qui siete e qui rimarrete), le vite di queste persone sono costellate da ordinarie tragedie quotidiane. Anche in un luogo che assomiglia al Purgatorio abbiamo una madre giunonica incapace di dire la verità al proprio figlio, un padre assente e alcolista, adolescenti bulli come in mille altri paesi e perfino una bambina Mary Poppins in miniatura che disegna uomini nudi e muscolosi con tutta la mercanzia in bella vista. Così il povero Rille, un totem di 13 anni fatto di spugna, non può altro che assorbire, anzi, non può altro che subire: i divieti della mamma che gli dice di non mangiare, le bottiglie di alcol nascoste nel camioncino di papà, le angherie dei coetanei, i ritratti dell’amichetta che sono tutto quello che lui non è. Fino ad un’inevitabile catarsi racchiusa in un gesto scellerato che se visto da uno specchietto retrovisore mostra un corpo esanime sulla strada innevata, il tempo di riordinare le idee e arriva la chiosa conclusiva: il ping pong è l’ultimo sport giusto in una vita sbagliata.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Film giapponesi al New York Asian Film Festival (Japanese Movies at New York...
Parte oggi il New York Asian Film Festival giunto quest'anno alla sua quattordicesima edizione. La manifestazione dedicata al cinema del continente asiatico si... Leggere il seguito
Da Makoto
CINEMA, CULTURA -
Poesie inedite di Griselda Doka
Griselda Doka è nata a Tërpan, Berat (Albania). È attualmente dottoranda in Studi letterari, linguistici, filologici e traduttologici presso l’Università degli... Leggere il seguito
Da Wsf
ARTE, CULTURA -
Ortigia Film Festival rende omaggio a Claudio Caligari
La settima edizione Ortigia Film Festival, che si svolgerà dal 9 al 16 luglio, rende omaggio a Claudio Caligari, voce fuori dal coro del cinema underground... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Letterature e scrittori arabi al Festival Shubbak di Londra
Città che vai, Festival che ti ritrovi. E la “biennale” di arte e cultura araba contemporanea di Londra che si chiama “Shubbak” sembra proprio un gran bel... Leggere il seguito
Da Chiarac
CULTURA, EVENTI, LIBRI -
Locus festival Locorotondo
Dal 24 luglio al 10 agosto 2015, si svolgerà il Locus festival Locorotondo, uno dei festival più belli e interessanti d’Italia. Leggere il seguito
Da Studioartesia
CULTURA, INFORMAZIONE REGIONALE -
Bologna: 52 serate in Piazza Maggiore “Sotto le stelle del cinema”
52 sere d’estate in Piazza Maggiore, a Bologna, Sotto le stelle del Cinema, dal 21 giugno al 15 agosto, un regalo rivolto ogni anno dalla Cineteca di Bologna,... Leggere il seguito
Da Af68
CINEMA, CULTURA