La leggenda di un improbabile giustiziere contrario alle armi, di un bizzarro cavallo bianco e di uno strampalato nativo americana, uniti nel nome della giustizia.
Squadra che vince non si cambia! Questo potrebbe essere il sottotitolo per questa nuova pellicola del team della saga di successo Pirati dei Caraibi. Gore Verbinsky – regista – Jerry Bruckheimer – produttore – e Johnny Deep – interprete e produttore esecutivo – ritornano sul grande schermo con la rivisitazione di una straordinaria leggenda del mitico Far West.
The Lone Ranger è la storia senza tempo di un irreprensibile ma improbabile giustiziere, John Reid – interpretato da Armie Hammer – che ferito a morte, fa ritorno al mondo dei vivi grazie alla volontà di uno stralunato cavallo bianco e di un solitario nativo americano decisamente sopra le righe. Ribattezzato Kemosabe, ovvero Fratello Sbagliato, non essendo proprio un avvezzo pistolero, John Reid dà inizio alla sua bizzarra cavalcata in nome della giustizia in compagnia del suo fido amico indiano Tonto – interpretato da Johnny Depp.
Da fumetto a programma radiofonico e a serie televisiva, per The Lone Ranger mancava solo la trasposizione cinematografica che, dopo una travagliata produzione, per i costi esorbitanti, iniziata già dal 2009, è finalmente giunto nelle nostre sale con la pretesa di fare il pienone in questo weekend che di estate sa ancora troppo poco.
Chi ha amato la saga Pirati dei Caraibi, molto probabilmente, troverà The Lone Ranger piuttosto banale e dal sapore di “già visto”. Ma soffermandosi un po’ di più sulla visione è possibile recuperare qualche effetto positivo sopratutto sull’umore del deferito.Innanzitutto l’utilizzo di un registro umoristico che se per alcuni tratti molto british, non cade mai nella banalità e nella volgarità a cui questi simil blockbuster ci hanno abituato. La risata che ne scaturisce è amara perché è capace di porre, all’attenzione dello spettatore, argomenti e temi sui quali c’è davvero ben poco da ridere: lo strazio dell’estinzione dei nativi d’America, lo sciacallaggio dell’uomo bianco sulla natura e la riflessione sulla nascita di una società illusa di essere ugualitaria per tutti, comandata in realtà da pochi, gestita veramente solo dal potere monetario.
A giocar a favore di The Lone Ranger, poi, ci sono gli effetti speciali che offrono due ore intere di puro spettacolo pirotecnico condito con una colonna sonora ad hoc che culmina nella fanfara rossiniana del Guglielmo Tell che ti trapianta, letteralmente, dalla tua comoda seggiola del multisala su una più scomoda sella da cavallo in fuga nell’aspro paesaggio desertico della west land.
Non di certo da premio Oscar ma neanche un enorme boiata.
In una parola: DOPAMINICO.
Dr. Katherine Stevens
Regia: Gore Verbinski – Cast: Armie Hammer, Johnny Depp, Ruth Wilson, Tom Wilkinson, Helena Bonham Carter – Nazione: USA – Anno: 2013 – Durata: 135′