Oscar come miglior cortometraggio animato 2010, The lost thing di Shaun Tan è la storia di un oggetto perduto, che il protagonista della storia ha casualmente trovato mentre cercava tappi di bottiglie. Questa "cosa" è difficilmente identificabile, ma il ragazzo decide di capire da dove venga e di riportarla al luogo a lei più consono.
Questo cortometraggio di quindici minuti è tratto dall'omonimo libro, scritto e illustrato nel 2000 dallo stesso Shaun Tan. La trama è semplice ma toccante, la resa è attenta ai dettagli, con un uso dei colori intelligente che veicola in modo perfetto lo stato d'animo che si vuole suggerire allo spettatore.
Il mondo indifferente e fuori dal tempo in cui si svolge la vicenda è immerso in un'atmosfera vagamente opprimente, che contrasta con i bei colori pastello della terra delle cose perdute.
Ammirevole l'inventiva di Tan, capace di creare strani oggetti animati di ogni forma, colore e dimensione, ma tutti ugualmente espressivi grazie all'uso di una gestualità universalmente comprensibile.
Non posso che consigliarvi di guardarlo, se avete voglia di una storia malinconica, ma piena di speranza.