The Master di P. T. Anderson

Racconta la storia di Scientology si o no? Ufficialmente non è stato dichiarato, ma in The Master i riferimenti a L. Ronald Hubbard, fondatore del movimenti di filosofia religiosa più diffuso d’America, non sono pochi.

Nelle sale dal 3 gennaio
Premiato al Festival di Venezia con Leone d’argento 2012 per la migliore regia, Paul Thomas Anderson, più volte candidato agli Oscar, con il suo sesto film The Master ragala al pubblico una storia drammatica e coinvolgente che analizza, con un ritratto psicologico puntuale e autentico, le aspirazioni spirituali della società americana all’alba della fine della seconda guerra mondiale. Sono gli inizi degli anni ’50, l’America vive un’epoca ricca di grandi ambizioni e di una crescita senza precedenti, ma anche di dilagante senso di sdradicamento e di ansia per il futuro. In questa esplosiva combinazione di elementi contrapposti s’innesca la nascita della cultura della ricerca di sè, della valorizzazione delle aspirazioni della nuova famiglia americana che riversa sogni e ambizioni nei gruppi spirituali. I reduci di guerra ritornano a casa con ferite interiori profonde, intime, cercando, come possono, di lasciarsi alle spalle le tenebre della guerra e di ritrovare una collocazione nella società moderna. Ma questo nuovo scintillante mondo, in cui trionfano consumismo e ottimismo, non riesce a placare l’inquietudine dell’io, così come accade al protagonista Freddie. Reduce della marina, Freddie è un’anima persa, uno sbandato, alcolizzato, senza uno scopo nella vita. L’incontro con Lancaster Dodd, scrittore, medico, filosofo e fondatore del movimento spirituale la Causa, sarà l’elemento chiave del film.
E’ parecchio discusso se The Master sia o meno tratto dalla storia del movimento Scientology e del suo fondatore, certamente il lancio di questo film ha sollevato non poco interesse, specialmente negli adepti del movimento Scientology che in America hanno massicciamente protestato e criticato il film.

di Katya Marletta