Brassland Record HWY 001- 10/2001
- Beautiful Head
- Cold girl fever
- The Perfect song
- American Mary
- Son
- Pay for me
- Bitters and Absolut
- John's star
- Watching you well
- Theory of the crows
- 29 Years
- Anna Freud
I National sono oggi una delle delle indie band più famose (meritatamente) del pianeta, i loro due ultimi dischi “Hard Violet” e "Trouble will find me” rispettivamente del 2010 e del 2013 hanno raggiunto le prime posizioni nelle classifiche di Usa, Uk e mezza europa.
Un documentario, critiche positive, i già citati ottimi riscontri di vendite, apparizioni televisive e anche l’impegno nella campagna presidenziale e nelle elezioni di medio-termine pro Barack Obama nel 2008 e nel 2010, hanno fatto sì che i National siano una delle band più famose degli
Stati Uniti , con un ottimo seguito e status di
cult band anche in europa (Italia compresa).
Dopo l’inizio a Cincinnati, luogo di origine della band formata dal carismatico cantante con una stupenda voce baritonale Matt Berninger e dalle coppie di fratelli i gemelli
Aaron e Bryce Dessner (rispettivamente chitarra e chitarra e tastiere) e i fratelli Scott e Bryan Devendorf (basso e batteria), il gruppo si trasferisce a Brooklyn, New York e con questo Lp omonimo uscito sull’ etichetta Brassland (fondata fra gli altri dai gemelli Aaron and Bryce Dessner) nell' Ottobre del 2001 inizia la storia del gruppo, il disco permette ai National (nome scelto perché sufficientemente neutro) di farsi conoscere dagli addetti ai lavori; il grande pubblico arriverà dopo.
L'esordio è abbastanza differente dai lavori successivi, ma è quello che preferisco sia per la spontaneità che per la freschezza del progetto, che anche a quasi dodici anni di distanza lo rende ancora molto attuale.
Una breve disgressione sullo"scorrere" del tempo nel mondo del rock : dodici anni di distanza in ambito musicale, almeno nel passato, sono (erano) un lasso temporale che equivale(va) ad una era geologica, quando nel primi anni novanta si ascoltava un disco vecchio di 12 anni, si parlava di qualcosa di punk o New Wave di fine anni settanta, sound lontanissimi da i gusti e dagli stili degli anni novanta, anche se poi questi generi erano i padri delle tendenze dei ninenties, lo stesso dicasi per i dischi degli anni ottanta e anni settanta, immaginate la distanza che ci può essere tra un disco prog di metà anni seventies e il beat di circa dieci anni prima.
Tutto questo però fa pensare che forse in un mondo che ormai corre in maniera superveloce, e che quello che oggi è di moda domani è già obsoleto, la musica rock si sia fermata, probabilmente anche per una mancanza di qualità ed innovazione musicale, e dischi pubblicati 12 anni fa (beninteso gran bei dischi) siano ancora attualissimi.
Il primo Lp dei National come detto riscuote l’interesse degli addetti ai lavori, sia per la voce baritonale di Berninger (paragonata a Leonard Cohen, Nick Cave, Johnny Cash) sia per il sound che viene definito un misto di
Wilco (uno dei migliori gruppi degli ultimi venti anni), Joy Division, e Alternative Country. Effettivamente le coordinate musicali dei National ,soprattutto in questo disco, sono quelle citate sopra, ma credo che i National abbiano fotografato lo stato della musica americana all’ inizio del nuovo millennio, e quindi il loro è quello che era il rock americano nel 2001 (e come detto probabilmente anche oggi), e cioè un misto di roots, country, New Wave, Post Rock, Folk, Pop, la band ha masticato 60 anni di musica e elaborato il proprio sound, praticamente non inventando nulla di nuovo i National sono riusciti mischiando adeguatamente le singole influenze a creare ...qualcosa di nuovo, che in fin dei conti è quello che dal 1955 fa il buon vecchio rock.
Mettete la puntina sulla prima traccia del vinile e avrete grazie a “Beautiful Head” i Joy Division trasportati nel XXI secolo e trasferiti a Brooklyn , la canzone è un inno generazionale per i trentenni di allora e di oggi :
“Do not tell me I've changed You're just raising your standards Do not give me away I am the same”
“Cold girl fever” che dal titolo riecheggia reminescenze country è una canzone d'amore dove i Wilco fanno sentire la loro
influenza.
“The perfect song” inizia con una chitarra acustica e con l'ombra del grande
Johnny Cash (almeno inizialmente potrebbe essere una outtake della serie American Recording ) molto presente, poi la canzone vira verso un sound indie rock, con tanto di basso a sostenere la melodia.
La canzone riassuntiva di 60 anni di musica americana è la stupenda “American Mary” (curiosità : anche il sito ufficiale della band si chiama Americanmary) con il mistero del significato del testo: è una storia d'amore che finisce con una donna, o un difficile rapporto con con gli Stati Uniti d'america, nel post 11 Settembre?
Wilco,
Radiohead ,e le voci di
Nick Cave e di Johnny Cash sono presenti in “Pay for me” il testo è uno sguardo ironico sul mondo che viaggia sempre senza fermarsi mai.
“bottle from the duty-free, i'll drink it all across the sea, lay me down business class , headphones and a sleeping mask."
“John's star” presenta una ritmica quasi disco con sottofondo una chitarra e degli effetti che rendono il pezzo molto post punk anni ottanta.
Personalmente ritengo che il vertice si raggiunga con “Watching you well”, bellissima ballata country con tanto di slide in sottofondo e la parte strumentale sgangherata che la rende ancora più sofferente e sembra pagare ancora dazio allo stile low-fi che nei primi anni duemila (noughties come direbbero gli storici) aveva ancora dei seguaci.
Leonard Cohen, ma anche tutta la tradizione dei songwriter americani a partire da
Randy Newman influenza la lenta “29 years” canzone pianoforte e voce.
Dopo la pubblicazione del disco, i National pubblicarono nel 2003 l’ lp “Sad Song for dirty lover” e poi l’EP "Cherry Tree", e nel 2005 incisero per la Beggar Banquet “Alligator” il disco che ricevendo un ottimo riscontro di critica e pubblico aprì la strada al successo dei National, se vi interessa la loro genesi (che ritengo ottima) la trovate in questo lp del 2001.
Quotazioni : la versione del 2001 su Brassland pare non sia stata prodotta in vinile, esistono due ristampe del 2010, una molto rara in vinile blu e l’altra a prezzo di mercato in vinile nero.
Foto della label della mia copia in vinile di The National HWY 001, label della seocnda stampa del 2010.
The National -Watching you well (sample)