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The Super Lin-Tendo

Creato il 17 febbraio 2012 da Mriitan @MassiRiitano

The Super Lin-Tendo

A New York se ti fermi all’angolo di qualsiasi strada e chiedi: “che ore sono?” o “che tempo fa?”  o qualsiasi altra domanda,ti rispondono in un unico modo:

“J-E-R-E-M-Y  L-I-N”!!!

Chiamatela Linsanity,over linfinity and beyond,Amasian, o ,appunto the Super Lin-tendo!!!
è la nuova febbre che è scoppiata in America;e di giorno in giorno aumenta ed infetta nuovi adepti.

Cerchiamo di fare chiarezza.

Fast-Rewind ad un paio di settimane fa:

I New York Knicks:
sono 9-15,l’allenatore,Mike D’antoni è un dead man walkin’,non viene cacciato perchè non s’intravede la fine del tunnel e allora tanto vale fargli traghettare la squadra sino a fine stagione,che è pure corta,e andare per il Jackpot Phil Jackson, ex- Knicks da giocatore, per la nuova stagione.

Non dimentichiamo che 2 estati fa i Knicks, dopo l’ennesima stagione deludente,smantellano il roster e,come altre 29 squadre,perdono la Lebron-Rush. Ripiegano su Amarè Studamire a giugno, e nella finestra di metà stagione vanno su Melo Anthony,smantellando tutto il resto(Felton,il Gallo,Al Harrington…).
Melo e Amarè sono firmati al massimo salariale(o poco sotto), e poi ad inizio di quest’anno puntano forte su Tyson Chandler che,per quanto la Lega continui a premiare Dwight Howard, è il miglior difensore della lega tra i lunghi.

Abbiamo quindi:
una delle prime 5 ali forti della lega,Stoudemire.
Uno dei primi 5 giocatori della lega,Melo.
Uno tra i primi difensori della Lega, Chandler,con un nuovo e scintillante anello.

In più:
Landry Fields,ottimo difensore,in crescita,che può mettere il piazzato e fa gli hustle-plays.
Bill Walker che sa tirare,e D’antoni se non sai tirare non ti fa giocare.
Shumpert ,rookie grezzo ma di talento,e con le molle sotto i piedi,una specie di  grezzo J.R.Smith,un pelino più disciplinato,e capirai che ci vuole.
Poi Tony Douglas,che ha punti nelle mani,Jeffries,un levriero che corre bene su e giù,è alto e difende su tutti.

Shakarate tutto,aggiungete l’attacco 7-seconds-or-less di D’antoni,e cosa abbiamo:

Una squadra sfiduciata,Melo che domina il pallone,Amarè che tira jumps dai 3-5 metri,non attacca il ferro e un record perdente. Addirittura D’antoni,che non ha un briciolo di playmaking da nessuno,chiede a Carmeluzzo di fare la point forward,e allora lo snatura,gli scendono le percentuali di tiro,senza per altro ottenere benefici in termini di chimica. Prova anche Shumpert da play,e chiaramente per quanto si sforzi,non è cosa.

Tutto questo perchè? Manca un play che sappia giocare il pick-n-roll,il credo dell’attacco di D’antoni, e che sappia tenere la squadra senza farsi fagocitare dalle ingombranti personalità di Amare e Melo.

Vediamo dov’era Jeremy Lin:

Lin,undrafted 2 anni fa,impressiona i GS Warriors nel training camp,firma per 2 anni ,di cui solo il primo garantito. Giochicchia benino,ma ha davanti Curry ed Monta Ellis,non 2 role-players, e viene tagliato dopo il primo anno dai Warriors che necessitano di spazio per offrire soldi a DeAndre Jordan,che comunque viene rifirmato dai Clips.
Viene firmato da Knicks.
Galleggia tra DNP e qualche minuto in campo,sino al 5 febbraio: parte dalla panca e ingarra la serata,capita a tanti quando si giocano così tante partite,contro i Nets che quest’anno sono melma: 35 minuti,25 punti e 7 assist.Vittoria.

Lunedì 6 febbraio: Amare non c’è, ha perso il fratello in un incidente stradale, Melo s’infortunia dopo 5 minuti,esce e non rientra più. Lin parte in quintetto e a metà primo quarto si accorge d’avere in mano le chiavi della squadra.
Non ha niente da perdere,ha la cattiveria e la fiducia nei suoi mezzi di tutti gli underdog di questo mondo ed è deciso a giocarsi la sua mano.
Da protagonista.
Va all-in!!!!!
e prende tutto.
44 minuti, 28 punti (11/17) 8 assist,ma soprattutto altra vittoria.Contro Utah.

Incomincia la favola.
Avete presente Jamie Foxx,alias Willie “alien” Beamen nel mai dimenticato “Any Given Sunday”? the same shit.

Si va a Washington,contro i derilitti Wizards,altro giro altra vittoria,altra partita da incorniciare.
Incomincia la febbre,ma i meno impressionabili dicono:va bene,sta giocando alla grande, ma contro 2 delle peggiori squadre della lega,Nets & Wizards e poi contro Utah in casa che come play ha l’eterna promessa Devin “no more Blur” Harris.
Vediamo cosa combina stasera contro Mr. Black Mamba Kobe Bryant, che, intervistato nel pre-partita su cosa ne pensi del Lin-affaire,dice: “non ho idea di chi sia”

Non hai Idea di che Kobe????????tu,studioso del gioco come nessun altro,non sai qual’è è The New Big Asian Joint Rolled-up In The Big Apple???????
38 punti(13/23 da 2,2/4 da 3,10/13 da 1) 7 assist e Win. Tutti in faccia a Kobe.
Anche qualche star-call per Lin(10/13 dalla lunetta) ,che ormai è entrato nel radar anche di Stern,che non crede possibile d’avere nel più grande mercato televisivo degli stati uniti la miglior storia del nuovo millennio,e,ciliegina sulla torta,anche dai tratti asiatici.

BOOOOOOOMMMMMMM!!!!!!!!!!!!   La febbre E-S-P-L-O-D-E!!!

Poi vittoria a Minneapolis,annichilendo la Spanish-Sensation,Rubio.
I 2 giorni senza partite per i Knicks danno la possibilità di scoprire delle cose.
Scopriamo che Lin,inizialmente inquilino a casa Fields,dorme sul divano del cugino causa ospiti.
Scopriamo che è il primo di sempre( o almeno da tanti anni) nel totale dei punti realizzati partendo in quintetto,sopra Shaq Larger-than-Life O’Neal.
Scopriamo che tira oltre il 50% dal campo,che Fields con lui in quintetto,involuto nella prima parte della stagione,è rinato.
Scopriamo che i prezzi dei biglietti sono saliti,che le radio dedicate ai Knicks e i vari network che li seguono hanno un uprating del 70 %.

Non siamo ai livelli di Clinton che,apostrofato sul ritorno di Jordan dopo l’anno sabbatico e mezzo, gongolò ringraziandolo delle migliaia di posti di lavoro che l’I'm Back avrebbe generato,ma poco ci manca.

Si va a Toronto,che fa il terzo sell out of the season(appunto):parità a 5 secondi dalla fine. Knicks with the rock.
Lin, sino a quel momento 8/19 dal campo e 8 turnover,guarda il cronometro,guarda Calderon, vede Chandler che vuole portargli lo screen e lo “scioscia” via con la mano. Josè inspiegabilmente indietreggia, Lin lo guarda,si alza e tira la tripla: nothin’ but net. Buzzer-beater, vittoria.La sesta consecutiva.

New York impazzisce.
è ormai chiaro che se si votasse oggi per l’all star game Lin avrebbe dalla sua i MILIARDI di voti delle Asie( e non solo)  e sarebbe uno starter.No doubt.

Lin non è più una cenerentola che sta sfruttando alla grande la sua occasione. Lin è nell’elite della Lega. Cantava Frank Sinatra ripreso da my man Guru (rest in peace) ” if you can make it there you can make it anywhere”.

http://www.youtube.com/watch?v=iT7dtRvmrKQ

e ora?

Intanto altra vittoria vs Sacto, Lin smazza 13 assist,con il ritorno di Amarè.
La nuova grande domanda è: cosa succederà col ritorno del Melo-Man?
Ormai siamo al livello che Melo,elitè della lega, è messo in secondo piano: saprà adattarsi ad una squadra che gioca alla grande,dove son tutti contenti,e vince? il mondo sottosopra.

Lasciatemi dire un paio di cose:
Melo è un vincente.
dal 2003 solo Kobe ha messo più tiri della vittoria o pareggio con meno di 10 secondi sul cronometro,21,contro i 19 di Melo.
Ha vinto,da freshman, nel suo unico anno a Syracuse il titolo NCAA.
è la più completa macchina da canestro nell’NBA ora che Bryant incomincia a sentire gli anni.
Post basso?si
Tiro? claro
Rimbalzi,potenza,isolation,drives to the rack…ha tutto.
è un closer.
Si stava snaturando nel portare palla,nel doversi preoccupare di far girare la squadra. Melo potrà soltanto giovarsi della presenza di Lin,non si dovrà preoccupare più di tutto il playmakin,delle critiche di dominare troppo il pallone.
Anche perchè il sistema D’antoni garantisce a tutti i suoi tiri,la palla girerà, Amarè avrà i suoi tiri ,facilitato finalmente da un play che sappia giocare il pick-n-roll,Melo si sparerà il scioltezza una quindicina di tiri nei primi 3 quarti e mezzo,Lin avrà la palla in mano e potrà decidere che farne.E poi?
E poi la palla andrà a Melo che si metterà a lavorare negli ultimi 5-6 minuti,facendo quello per cui è considerato nell’elite della Lega.punto.

Dove possono arrivare i Knicks?
ora,dopo 6 win di seguito sono al 50% e sono l’ottavo seed nella eastern.
Levando Chicago e Miami, obbiettivamente se non meglio attrezzate in assoluto,sicuramente in uno stadio di maturazione nettamente superiore,hanno davanti:
Phila:cenerentola della lega,ma destinata,come Denver,a sciogliersi prima o poi.
Atlanta: sempre gli stessi da 4 anni,senza shake-n-bake Crawford e con in più McGrady,ormai non più T-Mac,destinati a schiantarsi prima o poi.
Orlando che da qui al 15 Marzo perderà Dwight Howard
Indiana: in crescita,ma vedete una squadra che ha in Danny Granger il go-to-guy arrivare lontano?…mmm
Boston:qui è diverso,Ainge ha sempre il dito sul cane della pistola,pronto a premere sul grilletto della trade.secondo me ,a prescindere da scambi eventuali,ci saranno e nei playoffs saranno brutti clienti.

Quindi NY può arrivare quarto o quinto seed,saltare al primo turno Chicago(delle prime 31 partite ne ha giocate solo 10 in casa,ed è prima senza D-Rose da qualche partita!!!!) e Miami,se è fortunata evitare Boston e giocarsela alla grande!!

L’ennesimo esempio del sogno americano,e lì, con queste storie,che a noi sembrano possibili only in America, ci montano un hype indicibile.

(e il Barone? purtroppo pare che questa stagione lo vedremo poco o niente. Perchè va bene Lin che srive storia,ma il Barone è semplicemente uno dei pochi che ti emoziona anche solo vedere come va vestito nelle riunioni owners-players durante il lockout,figuriamoci vederlo giocare sotto le luci di Broadway…)

Massimo “America”

The Super Lin-Tendo


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