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The wedding: 6° capitolo online

Da Alessandraz @RedazioneDiario
THE WEDDING di Beth Fantaskey
CAPITOLO 6
Fratello?
Quella parola mi colse totalmente di sorpresa e sentii bruciare dentro la sensazione di essere stata tradita, perché non riuscivo a credere che Lucius mi avesse nascosto qualcosa di così importante, un segreto di quella portata. Lui non aveva un fratello…
Inoltre ero sconvolta dalla vista del nuovo arrivato che avanzava zigzagando fra noi per raggiungere Lucius.
Tutti noi eravamo in abiti formali. Persino papà, che solitamente indossava magliette obsolete che si schieravano a favore di cause cui nessuno pensava più da almeno dieci anni, si era messo in ghingheri per l’occasione. Ma il ragazzo che si faceva largo tra gli invitati con un sorriso da orecchio a orecchio, evidentemente ignaro di aver attirato gli sguardi sconcertati di tutti, indossava un paio di bermuda larghi e una maglietta gialla che pubblicizzava un negozio da surf di Venice Beach. Era perfino peggio di quelle di papà…
Mentre passava fra i tavoli, la luce delle candele mise in risalto i suoi lunghi capelli castani e lucidi, raccolti in una morbida coda con un laccio in tutto simile a quelli per le scarpe. La loro lucentezza, notai in un secondo momento, derivava in realtà dalla mancanza di pulizia.
Infine udii un suono familiare mentre mi passava accanto, così abbassai lo sguardo e scoprii che ai piedi sfoggiava un bel paio di ciabatte nere di gomma…
Mi alzai in piedi senza nemmeno sapere perché e mi voltai verso Lucius, come in attesa di spiegazioni, sicura che il mio principe vampiro dai modi impeccabili avesse dipinto in viso almeno un cenno di rimprovero. Se davvero quello era suo fratello, era stato l’ultimo ad arrivare… con indosso quei vestiti trasandati… insomma, a casa mia quella era una bella mancanza di rispetto…
Ma quando vidi l’espressione sul volto di Lucius, mi resi conto che non era affatto arrabbiato. Al contrario, sorrideva mentre posava il calice e scostava la sedia dal tavolo per andare incontro a quel ragazzo.
Ma che…?
Vidi i miei genitori e Mindy in preda alla confusione e provai imbarazzo perché non avevo idea di cosa fare se non sollevare goffamente le spalle in segno d’impotenza.
Così rimasi in piedi e mi voltai verso Lucius appena in tempo per vederlo stringere la mano al suo presunto fratello, il quale ricambiò con vigore la stretta del mio futuro marito per poi accoglierlo nello stesso caldo e virile abbraccio che Lucius aveva poco prima scambiato con mio padre.
Non fu fino a quando Lucius lo afferrò per le spalle costringendolo a girarsi in nostro favore – e dandomi così la possibilità di notare come il loro modo di sorridere fosse quasi identico… quei denti, così tipicamente candidi – che intuii chi fosse quella persona. Lucius mi lesse nel pensiero annunciando sorridente: «Questo fannullone amante del surf che osa presentarsi al nostro cospetto in ritardo e in condizioni così inappropriate altri non è, e mi vergogno quasi a confessarlo, che il mio testimone».
Sprofondai a sedere al mio posto, incapace di credere alle mie orecchie.
Era mai possibile che quello… quello fosse il leggendario Raniero Vladescu Lovatu?

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