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TheGoodOnes just checked-in, ovvero: il marketing geolocalizzato secondo noi

Creato il 16 gennaio 2011 da Thegoodones
TheGoodOnes just checked-in, ovvero: il marketing geolocalizzato secondo noi

Le aziende e gli esercizi commerciali in cui UBM ha effettuato almeno una consegna

Molte aziende sono in cerca della “killer application”, un escamotage virale che dia loro subito tanti follower, clienti e soldini. Ma il social media marketing è innanzitutto relazione e, come impariamo ogni giorno, strategia, creatività e costanza nelle conversazioni danno i migliori frutti.

Local-mobile-social
Due mesi fa abbiamo iniziato la campagna per Urban Bike Messengers incentrata sull’animazione di Facebook grazie alle funzioni di geo-localizzazione di servizi come Foursquare, FB Places e Gowalla.
Amati dalla gente, ecologici, innovativi, e mobili sul territorio milanese, gli UBM erano perfetti per una innovativa campagna “local-mobile-social”.
Ma cosa significa, in pratica, fare social marketing con i check-in? Si riduce tutto alla special offer? “Fai check-in a casa mia e ti riservo uno sconto…” Ci sembrava un po’ riduttivo, allora abbiamo pensato: “Visto che i corrieri sono sempre in giro per Milano, facciamoli fare a loro i check-in e diamo visibilità ai loro clienti”.

Una strategia win-win


Il cliente (chi compra il servizio delle consegne in bici) riceve un valore aggiunto, perché quel check-in, effettuato nel suo negozio,viaggia sul profilo Facebook degli UBM, il gruppo di Linkedin, Twitter…. Non solo: spesso gli esercizi commerciali non si erano neppure registrati su Facebook Places o su 4square, per questo venivano creati di volta in volta dai corrieri. Gli utenti della rete hanno vissuto i concetti di rapidità ed efficienza, e UBM ha usufruito di una comunicazione interna che diventava anche supporto logistico alle consegne.

Foursquare, Facebook Places o Gowalla?
Non che siano gli unici tre, ma sicuramente rappresentano i colossi della geo-localizzazione. Naturalmente siamo partiti con Foursquare, il più famoso. Poi, però, un po’ per voglia di sperimentare, un po’ per necessità pratiche abbiamo deciso di utilizzare anche degli smartphone con Android.

La nostra esperienza
Foursquare è nato per fare il check-in, da subito ci è sembrata l’app più immediata e funzionale. A differenza dei suoi concorrenti permette di fare i check-in “a distanza” (utile quando uno dei corrieri non aveva tempo sufficiente per effettuare la localizzazione o se aveva problemi di segnale con il GPS).
Facebook Places non è da meno: già integrato nella App per iPhone e Android non solo permette di fare il check-in, per poi postarlo automaticamente sulla bacheca FB degli UBM (con Foursquare e Gowalla va settato), in più ha già la possibilità di legare uno scatto fotografico al check-in (su iPhone). Tuttavia la qualità che più ci è piaciuta, per l’attivazione del passaparola, è stata la possibilità del “tagging” degli amici sul check-in, identico al concetto dei tag sulle fotografie. La dinamica era questa: il corriere di turno faceva il check-in in un esercizio commerciale, scattava un’immagine e successivamente, magari da back-office, riuscivamo a taggare i proprietari e i negozianti.
Gowalla, nonostante in Italia sia conosciuto pochissimo, integra bene le funzioni sia di check-in che di fotografia, sia su iPhone che su Android. Infatti nasce come applicazione per la condivisione di fotografie e consigli sui luoghi.
Qual è il migliore? Difficile dirlo, ci sarebbe da continuare il discorso parlando dei numerosi altri aspetti, come la registrazione dei luoghi e la verifica degli stessi, il meccanismo dei “Badge” e molto altro. Noi ci siamo concentrati sulla localizzazione.

Qualche dato
Nelle due settimane precedenti alla vigilia di Natale, UBM ha effettuato circa 80 check-in con Foursquare, sbloccando 4 Badge, facendo amicizia con 1.208 persone e aziende su Facebook, il blog ha generato più di 3.500 visite. Questo è il risultato di un vero passaparola, fatto di contatti quotidiani e facendo a meno di Display-adv, FB Ads o altri spazi a pagamento…



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