Buonasera ragazzi! Eccomi per il resoconto della terza giornata "modaiola", che è iniziata per me con 2012 Les Copains ed è proseguita con Just Cavalli ed Aigner, più alcune presentazioni di cui vi parlerò meglio in un altro post.Nella collezione di Les Copains, disegnata da Alessandro Dell'Acqua, è presente la maglieria in svariate declinazioni e lavorazioni abbinata a gonne pencil, con punti vita sottolineati da cinture o tagli, la stampa check su abiti in mohair, pelliccia di mongolia per cappotti e colletti impreziositi con swarovski e borchie. L'importanza viene data dunque alla materia e i volumi, mentre la palette cromatica è caratterizzata da colori decisamente invernali come il nero, viola, verde foresta e grigio. Di questa prima collezione ho apprezzato praticamente tutto. Adoro la maglieria e l'accostamento/contrasto di questa con materiali leggeri.
Per la linea Just Cavalli, Roberto Cavalli si è ispirato agli anni 60; infatti la collezione è caratterizzata da miniabiti stampati, pantaloni skinny, capispalla in pelliccia ed ovviamente non mancano le stampe animalier, sia sui capi d'abbigliamento che sugli accessori, ed i tessuti leggeri: caratteristiche iconiche del brand. Infine in fatto di calzature, credo che sarà la stagione del modello mary-jane proposto anche su altre passerelle. Della linea "young" di Cavalli ho apprezzato sopratutto i miniabiti ed i pantaloni skinny, nonchè i capispalla.
For the Just Cavalli line, Roberto Cavalli was inspired by the 60's, because the collection is characterized by printed mini dresses, skinny trousers, fur coats, and of course there are the animal prints, on clothing than on accessories, and lightweight fabrics: iconic characteristics of the brand. Finally when it comes to shoes, I think it will be the season of mary-jane model proposed on other runways.From the "young" line by Cavalli I appreciated especially the mini dresses and skinny pants.
Arriviamo infine alla collezione di Aigner, ispirata all'arte Decò degli anni 30' di Tamara de Lempicka. Anche qui si gioca sui volumi e sulla silhouette, ottenendo come risultato linee rigide ma con tessuti leggeri. Particolare attenzione è data poi all'uso dei materiali, i quali vengono combinati tra loro sintetici e naturali, in perfetto stile anni 30'; mentre la palette cromatica è varia, anche se primeggiano i toni scuri come blu elettrico, verde, nero, bordeaux insieme all'avorio e bianco. Su quest'ultima collezione posso dire di averla trovata molto sobria e minimalista, anche se alcuni abiti lunghi erano davvero d'incanto.
Finally we come to the Aigner collection, inspired by the art deco of the 30's by Tamara de Lempicka. Here, too, plays on the volumes and the silhouette, resulting in rigid lines, but with light fabrics. Particular attention is then given to the use of materials,which are combined with each other synthetic and natural in perfect 30's style, while the color palette is varied, although excel dark tones like green, black, burgundy with the electric blue, ivory and white.On this collection I can say I found it very simple and minimal, although some long dresses were really enchanting.
Pics taken with Iphone