Magazine Diario personale
Thirteen racconta l'età peggiore di una giovane ragazza. Quella in cui "bang!", da bambini innocenti si diventa giovani adulti (n.d.r. un tempo che fu si diceva adolescenti...). I valori che solo una settimana prima sembravano indissolubili, ora sono insignificanti. Tutto gira attorno ad altre faccende, e la gioventù, gli ormoni, l'incoscienza, dite voi quale ingrediente scatena tutto ciò, radono a zero quanto nell'infanzia si era costruito.Tracy è una studentessa modello, ha tredici anni, gioca con le bambole, e ha delle amiche che giocano con le bambole e i peluches. E' la classica brava ragazza che gli adulti prendono come modello, anche se in effetti lei nasconde i propri problemi, le proprie insicurezze, tra cui la convivenza della madre con un ex-cocainomane, e soprattutto un padre lontano e assenteista. Sembrano dettagli, questi, ma invece sono gli ingredienti fondamentali che scatenano la metamorfosi della ragazza. Infatti... un bel giorno lei è attratta da qualcosa di molto diverso. A scuola ci sono le solite dive, quelle emancipate, sexy, provocanti, che stanno una "spanna sopra" a tutte le altre. I maschi, anche quelli più grandi, le corteggiano apertamente... e improvvisamente anche Tracy vuole far parte di quel mondo. Per diventare la favorita di Evie, la ragazza più popolare della scuola, fa di tutto, comincia persino a rubare, a fumare, a provare alcune droghe. Diventa aggressiva, violenta, incontrollabile... soprattutto irriconoscibile.
Il film è uno specchio dell'adolescenza, dei problemi che un genitore si trova costretto ad affrontare quando i propri figli passano da una fase di ammirazione assoluta per loro, a una fase di (quando va bene) totale indifferenza e fastidio... Chi di voi non ha vissuto in prima persona questa fase? Nella pellicola questi fattori vengono amplificati dalle condizioni della famiglia in cui vive Tracy, e pure anche dalla famiglia di Evie. Entrambe le ragazzine fanno le esuberanti per (probabilmente) nascondere le rispettive debolezze. E visto che questa forza è solamente effimera, il castello di carte non può che crollare nel tempo... ma ciò non toglie che dietro a sé finisca per lasciare parecchie vittime.E' un film potente, gestito da una regia magistrale. Le immagini sembrano danzare attorno alle ragazze. Durante i litigi i piani di inclinano come se gli attacchi facessero scivolare le vittime nell'angolo e viceversa. Nei momenti di spensieratezza tutto gira come in un vortice. Nei momenti emotivi l'immagine si fissa e focalizza sugli occhi, sulle emozioni. Bravissima Holly Hunter nei panni di Tracy. Thirteen è un film che lascia sicuramente il segno!
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