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Trama: nel regno di Asgard Thor, Dio del Tuono ed erede al trono, viene bandito dal padre Odino a causa delle macchinazioni del fratello Loki. Scagliato sulla Terra senza poteri, il Dio dovrà imparare ad essere un vero eroe prima di poter reclamare la sua eredità…
Cominciando la visione di Thor la prima cosa da cui sono stata attirata è stata la lunghezza della pellicola: quasi due ore. Che, mi direte, non è proprio una lunghezza esagerata ma già mi sentivo morire al sol pensiero delle "epiche" belinate di cui immaginavo infarcito questo ennesimo cinecomic. Ed effettivamente, dopo il prologo iniziale con quegli orrendi Giganti di Ghiaccio (odio i mostri in CG, per quanto siano fatti bene mi sanno di posticcio, non posso farci nulla...) ero già pronta a spegnere la TV e dare il benservito a biondone figaccione e moretto ancor più figo ma proseguendo nell'impresa ho dovuto ricredermi. Thor non è uno di quei film che ricorderò finché campo, anche se, In My humble Opinion, è molto meglio di quell'orrore di Thor: The Dark World (di cui parlerò domenica), ma è comunque un intrattenimento dignitoso e piacevole almeno per chi, come me, conosce giusto sommariamente il fumetto da cui è stato tratto e, di conseguenza, non è interessato alla fedeltà per quel che riguarda personaggi, storie ed atmosfere.
La storia è la quintessenza della "banalità" (e mi perdoni il Bardo) Shakespeariana, dove un Re severo ma giusto manda in esilio il figlio buono grazie all'intervento ingannevole del figlio malvagio e, nel far questo, lo mette alla prova per renderlo una persona migliore e più adulta, in grado di diventare un sovrano responsabile e saggio; a questo canovaccio sempre valido ed entusiasmante aggiungete la visione aMMeregana del pantheon di dei Asgardiani, vari riferimenti ad altri cinecomic, un paio di apparizioni speciali per accontentare i nerd più esigenti, un pizzico di umorismo, una storia d'aMMore e avrete un'idea di cosa aspettarvi da Thor. Nulla di nuovo, come ho detto, nessun colpo di scena inaspettato o twist che non si possa ampiamente predire con almeno mezz'ora di anticipo, ma come racconto in grado di presentare i personaggi e rendere le cose comprensibili sia ai fan sia allo spettatore casuale direi che la pellicola funziona alla grande e, tra combattimenti, scaramucce, effetti speciali e qualche spiegone, non cala di ritmo nemmeno per un istante.
La tanto vituperata regia di Kenneth Branagh a me non è sembrata poi tanto diversa da quella di qualsiasi altro cinecomic, forse addirittura meno fracassona/videoclippara e sicuramente più ambiziosa per quello che riguarda i momenti ambientati ad Asgard, dove l'unione di scenografie grandiose, CG e costumi esagerati sfiora picchi di barocchismo esagerato ma, stranamente, non kitsch. Tanto, a mio avviso, fanno anche le interpretazioni dignitose degli attori coinvolti che, pur calati nei panni di personaggi a serio rischio di cadute nel trash, riescono a mantenersi credibili per tutta la durata della pellicola. A Chris Hemsworth non si può dire nulla perché lui E' Thor, nato per questo ruolo, mentre Idris Elba nei panni del guardiano Heimdall è a dir poco magnetico, ma i veri pilastri del film sono Anthony Hopkins, Tom Hiddleston e Stellan Skarsgård: il primo è semplicemente emozionante, riesce ad infondere a Odino la dignità di un personaggio Shakespeariano e con un solo gesto (peraltro improvvisato sul momento) riesce a zittire i figli e gelare il cuore dello spettatore; Tom Hiddleston, fino a quel momento illustre sconosciuto, interpreta il personaggio più sfaccettato dell'intera pellicola, un malvagio impossibile da odiare, tanto goffo e triste quanto ingannevole e viscido, con un'apparizione finale che lo rende praticamente identico al killer Bob di Twin Peaks, quindi ancor più subdolo e terrificante; l'Erik Selvig di Stellan Skarsgård, infine, è l'umano più umano e verosimile che mi sia mai capitato di vedere in un film tratto da un fumetto, assolutamente perfetto nel suo essere normalman. Non pervenuti, invece, i personaggi femminili, a partire dalla madre di Thor, un pezzo di carta da parati, continuando poi con l'inutile Natalie Portman, bellina ma scema come un tacco, per concludere con la "spalla comica" Kat Dennings, CCioFFane annoiata buona solo per sparare qualche triste battutina sarcastica. In conclusione, pensavo molto peggio. Peccato, se Thor fosse stata un'immane ciofeca avrei evitato Thor: The Dark World e invece...
Dei registi Kenneth Branagh e Joss Whedon (che ha diretto solo la scena post credit) ho già parlato qui e qui. Chris Hemsworth (Thor), Natalie Portman (Jane Foster), Tom Hiddleston (Loki), Anthony Hopkins (Odino), Stellan Skarsgård (Erik Selvig), Clark Gregg (Agente Coulson), Idris Elba (Heimdall), Tadanobu Asano (Hogun), Dakota Goyo (Thor da bambino) e i non accreditati Samuel L. Jackson (Nick Fury) e Jeremy Renner (Clint Barton/Occhio di falco) li trovate invece ai rispettivi link.
Colm Feore interpreta Re Laufey. Americano, ha partecipato a film come Face/Off, City of Angels, Titus, Changeling e a serie come Oltre i limiti, La tempesta perfetta, Nikita e 24. Anche sceneggiatore, ha 55 anni e tre film in uscita, tra cui The Amazing Spider-Man 2.
Rene Russo interpreta Frigga. Americana, la ricordo per film come Arma letale 3, Virus letale, Get Shorty e Arma letale 4. Anche produttrice, ha 59 anni e due film in uscita.
Tra gli altri attori segnalo Josh Dallas, il Prince Charming della serie Once Upon A Time, qui nei panni del guerriero Fandral (che in Thor: The Dark World verrà interpretato da Zachary Levi, prima scelta dei produttori assieme a Stuart Townsend, che però ha abbandonato il progetto per disaccordi coi realizzatori) e, ovviamente, l’immancabile Stan Lee che, se non ho visto male, dovrebbe essere il vecchino che cerca di spostare Mjolnir con l’aiuto di un pickup e una catena... anche se avrebbe voluto interpretare Odino! Tra gli scartati per il ruolo di Thor, invece, segnalo Daniel Craig, Tom Hiddleston e il povero Chris Hemsworth, a cui è stato alla fine preferito il fratello. Narra infine la leggenda che Sam Raimi avrebbe voluto dirigere un film su Thor subito dopo Darkman, ma alla fine al Dio del tuono ha preferito l’Arrampicamuri Spider-Man; destino simile è stato riservato a Matthew Vaughn, che nel 2005 era stato designato come regista ma è poi finito a girare Kick-Ass e X-Men - L'inizio. Facciamo ora un po' d'ordine sull'ormai complicatissimo Universo cinematografico Marvel: Thor si colloca cronologicamente dopo L'incredibile Hulk del 1998, Iron Man, Iron Man 2 e Capitan America - Il primo Vendicatore ma prima di The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, della serie Agents of S.H.I.E.L.D. e degli imminenti Capitan America: The Winter Soldier, Guardians of The Galaxy e The Avengers: Age of Ultron. Ovviamente, se Thor vi fosse piaciuto recuperate tutti questi film che ho nominato e che sono già usciti! ENJOY!
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