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TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

Creato il 17 dicembre 2013 da Fabioeandrea

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Riassunto delle attrici che hanno prestato i loro bellissimi volti alle vittime di mostri vari (dinosauri, vampiri, lupi mannari, creature create in laboratori da Mad Doctor) e che non sempre si sono salvate dallafuria del male. Titolo di questa classifica doveva essere: “Ma quanto sono bbbone pure se oggi mi sa che sono ossa”. (Segue didascalia: “Però se anche io fossi in bianco e nero una bottarella gliela darei”.)

1. Gwen Conliffe (Evelyn Ankers) in L’uomo lupo (1941) di George Waggner

TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

Attrice di nazionalità Britannica, ma nata in Chile che fu la regina incontrastata degli horror dal 1940 al 1947, per poi ritirarsi e farsi una vita sua. Ritornò al cinema negli Anni Sessanta in un piccolo ruolo.

2. Elizabeth (Mae Clark) in Frankenstein (1931) di James Whale

TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

Americana e bellissima, è lei la donna a cui James Cagney spiaccica il pompelmo in faccia in una delle scene più famose del film Nemico pubblico. Grande amica di Barbara Stanwyck, divideva con questa l’affitto della loro casa a Los Angeles quando ancora non erano famose.

3. Loana (Carole Landis) in Sul sentiero dei mostri (1940) di Hal Roach e Hal Roach Jr.

TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

La sfortunatissima Carole Landis che si impose cinematograficamente proprio grazie a questo film, per la sua bellezza solare e selvaggia. Sostenitrice delle truppe americane durante la Seconda Guerra Mondiale, proprio durante una di queste tournée si beccò la malaria. Tornata sulle scene, per via di difficoltà amorose (era l’amante di Rex Harrison che però era già sposato con un’altra) e lavorative (nessuno più la voleva nei film) si tolse la vita con un’overdose di barbiturici.

4. Lucy Weston (Frances Dade) in Dracula (1931) di Tod Browning

TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

La scena in cui Dracula si protende verso di lei che dorme sul letto è diventato un simbolo pop, ma non è bastato a lanciare la sua carriera hollywoodiana che, dopo altre pellicole d’orrore, si è arenata tristemente fino a un prevedibile ritiro dalle scene.

5. Eva Stewart (Lupita Tovar) in Dracula (1931) di George Melford

TI CAGHI IN MANO – Le più belle vittime dei mostri Anni Trenta-Quaranta

Attrice messicana che ha conquistato Hollywood proprio grazie ai film horror. Pochi lo sanno, ma questa signora qui è la nonnina dei registi Paul e Chris Weitz!

Fabio Secchi Frau


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