Mi ricordo il pomeriggio in cui stavo seduta su quel lettino singolo, il backpack ancora appoggiato alla parete, ormai semi vuoto, il computer sulle ginocchia, respiravo a fondo e mi facevo coraggio. Non ricordo com'è che finii sul sito di iTunes, ché non lo usavo mai. Però quel giorno per caso ci trovai Tiê. Per 9,90 € comprai il suo disco e da quel pomeriggio iniziai ad ascoltarlo.
È brasiliana, canta in portoghese e io il portoghese (ancora) non lo parlo. Eppure questa sua voce delicata mi ha fatto una compagnia indimenticabile nelle mie passeggiate solitarie per una Barcellona che ancora non conoscevo. Pur senza capirne tutte le parole, sapevo che questa canzone mi parlava e mi diceva che era normale, che poteva succedere, che non ero sola.
Stranamente, fu una ragazza che canta in portoghese a farmi fare il primo sospiro di sollievo in quel periodo in cui tutto era senso di colpa e necessità di scappare.
* Stasera Spotify mi ha informato che è disponibile il nuovo album, ecco il perché di questo boom nostalgico.
** , il titolo della canzone, si traduce come il titolo di questo post.
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