il consueto appuntamento con la lettura è arrivato! Quest’oggi vi presento il libro di un autore italiano molto particolare. Forse lo conoscete per via di un film che è stato realizzato grazie ad un suo romanzo, “Io non ho paura”. Sto parlando di Niccolò Ammaniti.
Ma per oggi non vi presenterò il già citato “Io non ho paura” (di ciò, se vorrete, discuteremo!), ma “Ti prendo e ti porto via”.
Siamo in Italia, in un piccolo paesino della Maremma, al confine tra Lazio e Toscana, Ischiano Scalo, dove "il mare c'è ma non si vede" (non affannatevi a cercarlo su Google Maps, è inventato!). Il libro racconta le vicende di Pietro Moroni e Graziano Biglia, due personaggi così diversi e indipendenti l’uno dall’altro, ma così vicini nel finale tutto da leggere!!!
Le loro due storie, infatti, scorrono parallele per quasi tutto il romanzo, toccandosi solo nel finale.
Parliamo un pochino dei personaggi e accenniamo alla trama (senza svelare troppe cose!)...
Pietro viene presentato come un ragazzo molto timido e chiuso, studente di scuola media. Ciò che sottolinea Ammaniti di questo ragazzo è la sua provenienza da una famiglia molto problematica, dalla quale però riuscirà (forse?) a riscattarsi. Nel romanzo, Pietro è innamorato della sua compagna di classe, Gloria. Questa ragazza ha una situazione del tutto diversa da Pietro: è figlia di una buona famiglia borghese. Ma sono proprio queste differenze a far intrecciare una forte amicizia con il ragazzo. Il romanzo comincia con la scoperta della bocciatura di Pietro e procede a ritroso con un flashback che ci riporta indietro di sei mesi, per raccontarci le vicende dell'anno scolastico trascorso.
Graziano,invece, viene descritto come un playboy fallito, ed eterno adolescente. Torna ad Ischiano Scalo dopo anni di festini a base di sesso e droga, e proprio nella piccola realtà abbandonata sei anni prima, scopre il vero Amore. Si innamora infatti della professoressa Flora Palmieri, l'insegnante di Pietro, ma la storia d'amore si concluderà miseramente. Graziano lascia Flora, la quale cade in una terribile depressione, tanto da arrivare alla pazzia.
La storia va avanti fino ad un tragico epilogo (forse un po’ eccessivo e poco credibile), e al riscatto di Pietro.
Il libro è molto scorrevole, e si legge agevolmente nonostante le 452 pagine (di formato ridotto!!!). Solo, non mi è piaciuto molto il linguaggio scurrile che viene adoperato in alcune parti. Non sono una bigotta, anzi! È che da uno scrittore come Ammaniti mi aspettavo sì un plurilinguaggio, ma così è un po’ troppo! Il sesso può benissimo essere raccontato per filo e per segno, nei minimi particolari, senza che si debba per forza cadere in un porno di infima categoria! Fortuna che è solo in un breve pezzetto!
Insomma, tranne la piccola nota negativa del linguaggio, direi che mi è piaciuto moltissimo!!!
Una piccola curiosità: sapete che Vasco Rossi (di cui sono una fan sfegatata!) ha dichiarato di aver scritto l'omonima canzone Ti prendo e ti porto via, ispirandosi a questo libro? Se avete piacere questo è il video:
SCHEDA:
Autore - Niccolò Ammaniti
Edizione originale - 1999
Genere - romanzo
Lingua originale - italiano
Cod. ISBN: 9788804476795 (Piccola Biblioteca Oscar)
VALUTAZIONE: ●●●●/5 Il linguaggio, ad un certo punto, mi ha dato fastidio...
Naturalmente, se volete farmi ricredere su questo romanzo, e farmelo rileggere con occhi diversi, commentate questo articolo, oppure scrivete alla nostra mai [email protected] , mettendo come oggetto il titolo del libro!
La frase che voglio riportarvi, l’ho presa dalla lettera di Pietro a Gloria, che chiude il libro:
“No, io non volevo diventare come loro e tra poco avrò diciotto anni e sarò un uomo, pronto ad affrontare il mondo (si spera!) nel migliore dei modi.”Un caro Saluto,
la Libraia
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