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Tibet libero

Creato il 13 febbraio 2012 da Albix

Tibet liberoOggi la ventitreesima torcia umana si é data fuoco in Tibet per protestare contro l’occupazione cinese, che si protrae dal 1950.

E’ il ventitreesimo monaco buddista (oggi si trattava di una donna) che si é trasformata in una torcia umana per ricordare al mondo  la grande ingiustizia che il popolo tibetano sta subendo ad opera degli imperialisti cinesi.

In quei roghi umnani bruciano i libretti rossi di Mao-Tze-Tung; le illusioni della mia generazione, che sperava in un mondo migliore ad opera dei rivoluzionari cinesi; e dalle ceneri emergono le ipocrisie di una dottrina comunista oppressiva, materialista, spietata, che agisce anche peggio rispetto a quei capitalisti che essa criticava che negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso.

Del resto, come può essere buona una dottrina che rinnega l’esistenza di Dio?

Soffro per l’indifferenza del mondo intero di fronte a quegli uomini e a quelle donne di fede, che sono pronti a dare la propria per gli ideali in cui credono: la fede e la libertà!

Vorrei che tornasse quel sessantotto che ho vissuto da ragazzetto imberbe, ma con il petto carico di aspettative, di speranze, di voglia di cambiare il mondo.

Vorrei che ritornasse affinché potessi ancora marciare per le strade e gridare contro l’imperialismo cinese: “China go home” “China out of Tibet” “Tibet free”.


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